di Cinzia Munari
“Voglio che il design sia come le altre arti, voglio che dia gioia ed emozioni alle persone”. Esordisce così, Christian Piccolo, designer del Nord Est che ama l’essenziale, il minimal; lo si era capito già ai tempi dell’Università, quando decise di dedicare la tesi di laurea ad un colore: il bianco.
Ma perché proprio il bianco?
Il bianco negli anni ’60 fu preso a tentativo di comunicazione tra linguaggio e oggetti, rendendo questi ultimi fantasmi di sé stessi e portando a una riflessione sul ruolo dell’oggetto stesso. Con il bianco si ha la possibilità di mimetizzare i propri lavori con lo spazio circostante, rendendo lo sfondo parte dell’opera.
Che cos’è il Design per Christian Piccolo?
Il design è una disciplina per trovare, grazie alla creatività, un utilizzo alle forme. È la sintonia che si crea con il materiale che si decide di lavorare, di plasmare fino ad arrivare all’oggetto che con le sue linee stupisce e affascina. Con il design voglio trasmettere pulizia, linearità e non tutta quella confusione della quale siamo, ahimè, partecipi.
Ho avuto la possibilità di vedere alcuni lavori di Piccolo e ve ne sottopongo tre, a mio parere, veramente interessanti: sono Backbone/libreria, Bottle/vasi e Goccia/lampada versione sospensione.
Backbone. Hai l’impressione di avere di fronte una scala, ma in realtà quando ti avvicini noti qualcosa di diverso; no, non è una scala, è una libreria! Quel movimento, una sinuosa torsione, dell’oggetto fa sì che sembri uscire direttamente dalla parete, dando l’idea di dover salire una classica scala a chiocciola.
Bottle. L’eleganza di questi vasi ti porta a pensare alle donne di “Modì”, con quei lunghi colli magri su spalle spioventi. Il raffinato lavoro dell’artigiano che, a mano, realizza questi pezzi completa in modo magistrale quello che Piccolo ha messo su “carta”, quello che il designer ha portato in punta di matita.
Goccia. E questo per me è il più interessante tra i pezzi di Piccolo. La lampada da sospensione è, come definisce il designer, pulita, lineare, semplice. E come diceva il mio designer preferito, Vico Magistretti, “La semplicità è la cosa più complicata al mondo”. In effetti, riuscire a emozionare con un’ellisse che dà vita e luce alla scena sottostante in modo, decisamente, diretto, rendendola assoluta protagonista, direi che è il risultato di un buon lavoro.
Piccolo ha in cantiere nuovi progetti (tra cui un tavolo), che andranno in produzione nel 2016, ma non vuole svelarci nulla… staremo a vedere!
Copertina: Christian Piccolo, Goccia, Stylnve Ceramiche