di Laura Fornasari
Kate Beaton (Nova Scotia, 1983) è una fumettista canadese autrice della serie di strisce a fumetti raccolte online sotto il nome “Hark! A Vagrant”. Dopo essersi laureata in storia e antropologia e aver lavorato nel museo nautico della British Columbia, decide di mettersi alla prova unendo le due cose che da sempre la appassionano: il disegno e la storia. Aveva iniziato disegnando fumetti per il giornale dell’Università: nel 2007 comincia quindi a pubblicare sul web le sue strisce, guadagnando un successo clamoroso.
I suoi soggetti sono figure storiche, come Napoleone, James Joyce o Ada Lovelace, oppure personaggi letterari. Kate Beaton ha uno stile di disegno solo apparentemente semplice, caricaturale, caratterizzato da una particolare attenzione per le espressioni, che parlano da sole. Le strisce hanno una comicità irriverente e dissacrante. Non si tratta comunque di un’ironia facile: spesso richiede al lettore una buona conoscenza di storia, letteratura e politica. Si va dalla parodia alle battute, con uno spiccato gusto per il nonsense, fino alla satira: le risate sono garantite in ogni caso.
Per gustarsele a dovere, però, è fondamentale conoscere bene l’inglese e lo slang americano. I fumetti non sono tradotti e, francamente, una traduzione non riuscirebbe a rendere giustizia a un Lord Byron che, davanti a Percy Shelley in crisi con una Mary inconsolabile, sospira: “Bitches, man!”
Cronaca americana? Letteratura vittoriana? Supereroi? Giullari e re? Nessuno si salva dalla penna di Kate Beaton.
Dialoghi satirici e anacronistici ci fanno riscoprire personaggi famosi tanto quanto persone comuni, ciascuna alle prese con le assurdità giornaliere. Possiamo ridere leggendo di un Rochester che tenta di abbattere i dubbi della scettica Jane Eyre: “Stavo solo cercando di mettere sotto chiave tutti i segreti scomodi che ormai mi ero stancato di gestire!” o assistendo alla distruzione di ogni cliché romantico mentre un giovane contadino medievale guarda la sua innamorata e le sussurra… “Non mi sono mai lavato i denti in tutta la mia vita”. Jane Austen viene invece perseguitata da ammiratrici che chiedono risvolti piccanti a proposito di Mr Darcy, Edgar Allan Poe deve gestire le lettere di un Jules Verne fin troppo affezionato al suo lavoro, Macbeth e Cime Tempestose subiscono una drastica rilettura in chiave tragicomica, in una guerra di gag all’insegna dello “storicamente (s)corretto”.
Il grande successo ottenuto ha portato alla pubblicazione di cinque volumi cartacei: insieme ai tre dedicati alle vignette sui personaggi storici e della letteratura – Never Learn Anything From History (2009), Hark! A Vagrant (2011), Step Aside, Pops (2015) – sono stati pubblicati altri due libri che vanno invece a esplorare lo stile dell’illustrazione per bambini, sempre con la consueta dose di umorismo. The Princess and The Pony (2015) racconta la storia inedita del personaggio di Fat Pony, già star delle vignette nonsense, che qui fa le veci del “nobile destriero” richiesto da un’intraprendente principessa come regalo di compleanno, mentre King Baby (2016) è una tenerissima e divertente cronaca per celebrare quello che comporta l’arrivo di un nuovo piccolo “monarca” in famiglia.
Copertina: Kate Beaton, Hark! A Vagrant, 2011