di C.M.
“Il piede è un organo erotico e la scarpa alta è la copertura sessuale” (William A. Rossi). È indiscusso il fascino del portamento femminile: il tacco spinge la donna a una postura particolare che ne esalta la forma, tondeggiante, del sedere dando origine a sguardi maliziosi da parte del sesso opposto, e anche no! Quante volte le donne, si soffermano a guardare una potenziale “rivale” solo perché questa ondeggia deliziosamente su una scarpa e loro non ne sono capaci! Già, perché camminare su un décolleté, su un tacco alto è un’arte, non tutte le donne sono così brave nel farlo, e quelle che si inventano pseudo-sexy sono alquanto buffe.
Immaginiamo Marilyn con ai piedi un paio di scarpe da tennis, nei suoi 166 centimetri per alcuni o 168 per altri, immaginiamola allontanarsi da noi, di spalle, e vederla ondeggiare, come solo lei sapeva fare, calzando delle scarpe da tennis. Che effetto ci avrebbe fatto! Probabilmente non l’avremmo nemmeno guardata.
Bene, ora riavvolgiamo il nastro, (siamo negli anni ’50), rivediamo la stessa scena con Marilyn che calza un décolleté con tacco a spillo. Quale visione seguirebbero i nostri occhi?
Vedremmo curve armoniose, curve disegnate da un abito di seta rosa cipria dal taglio morbido che appoggia sui fianchi per cadere, libero, fino a coprire di qualche centimetro le ginocchia e poi, continuando a scendere, vedremmo gambe in un velato, un po’ cadente, finire con una sottile caviglia adagiata in una calzatura, che a sua volta, ricorda una donna dal girovita in giù.
Ecco come vedo questo accessorio incredibilmente femminile, lo vedo come se fosse il corpo di una donna, ma se lo guardaste attentamente anche voi, potreste scorgere lo ”sculettare” del corpo/scarpa in movimento. Un dondolare sensuale fino all’inverosimile che fa impazzire l’uomo e che rende la donna dea di un olimpo, a volte, irraggiungibile.
La scarpa décolleté è la donna, la donna è la décolleté. Sono un tutt’uno… quando lei la calza, questa le si avvinghia al piede, le avvolge il tallone come l’edera si attorciglia al suo reticolato evidenziando un’esile caviglia, sprigionando così femminilità e sensualità allo stato puro in un essere unico… un’unica forma.
La storia dice che la prima scarpa con tacco fu inventata da un uomo, un tale di nome Luigi XIV, detto “Re Sole”, solo perché fosse più alto dei suoi sudditi. Pura vanità.
Con il tempo l’uomo abbandonò il tacco mantenendo la vanità, ma consegnando alla donna il piacere di diventare oggetto del desiderio, perché in fondo, anche se non lo ammetterà mai, lei ama essere protagonista dei pensieri erotici di un maschio o di una donna che sia.
Lo fa notare mentre se ne va, girando le spalle, ma ammiccando…!
Copertina: Christian Louboutin, Wawy Dolly