La somma della cucina e del bagno è costante, una legge dominante per lo sviluppo dell’umanità, ovvero una teoria semiseria di John B. Dancer, al secolo Giovanni Ballarini, Professore Emerito dell’Università degli Studi di Parma ed ex Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina, classe 1927.
Questa, è solo una parte del suo curriculum. Negli anni ha evoluto la sua conoscenza e ha sviluppato nuove interessanti teorie legate all’alimentazione e all’uomo fino ad arrivare a parlare di antropologia alimentare.
Dall’esperienza personale e dall’ironia, dote che al professore non manca, è nata La scomparsa della cucina, libro edito dalla sempre prolifica Fermoeditore. Questa semplice legge permette di comprendere e interpretare una grande varietà di fenomeni storici, sociali, economici e biologici, tramite lo strumento dell’ironia e di principi discutibili, definibili come pseudoscientifici.
Accompagnano il testo, oltre alla veridicità delle note a fondo pagina, delle strabilianti illustrazioni realizzate dalla pluripremiata Cecilia Mistrali, illustratrice diplomata presso lo IED (Istituto Europeo di Design a Milano), d’ispirazione palesemente picassiana, una sorta di omaggio. Rese, ulteriormente piacevoli, anche al tatto, grazie ad una particolare tecnica di stampa: serigrafia lucida ad alto spessore.
L’impronta Fermoeditore è evidente: copertina cartonata, rivestita in tela Assuan, titolo impresso a secco, carta Fedrigoni ad alta grammatura. La prima pubblicazione, quella che ha determinato il successo di questa casa editrice.