«Maurizio Cattelan: All» è la prima retrospettiva americana dedicata all’artista contemporaneo italiano, al Guggenheim Museum di New York dal 4 novembre al 22 gennaio 2012. Centoventotto opere, appese al soffitto una vicina all’altra, formano un’istallazione unica
Cattelan già da qualche anno non produce nulla di nuovo, e nell’ultima Biennale di Venezia ha riproposto una sua opera del ’97; in varie interviste non ha mai smesso di sottolienare la sua mancanza d’ispirazione e la necessità di sperimentare nuove strade, dedicandosi negli ultimi tempi a progetti diversi: come la copertina dell’ultimo album di Jovanotti e la creazione, insieme al fotografo Pierpaolo Ferrari, della rivista Toilet Paper.
Sembra che la mostra sia nata da una sfida: la vicedirettrice del Guggenheim di New York, Nancy Spector, da tempo sollecitava una retrospettiva conclusiva; Cattelan, provocatoriamente, prima ha proposto di lasciare il museo vuoto disseminando le opere per la città, poi si è orientato sull’idea della “impiccagione”. La Spector ha accettato.
Così, i visitatori potranno ammirare il sunto di vent’anni di carriera di un artista spesso contestato, ma che è riuscito a crearsi uno spazio nel complicato mondo dell’arte contemporanea.