Affiancare Fotografia Europea 2014 con una sua proposta di alto livello e grande spessore. È una mostra cult quella organizzata dal Museo d’arte moderna di Salisburgo e dalla Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia: non succede tutti i giorni di poter ripercorrere un secolo di fotografia attraverso le immagini dei più importanti maestri. Centocinquanta gli scatti, capolavori e icone che hanno segnato un’epoca, organizzati in sezioni con un messaggio profondo; una mostra di forti emozioni, una carrellata di nomi che ancora oggi sanno arrivare al cuore di tutti con il proprio alfabeto di luce.
Curata da Margit Zuckriegl e Walter Guadagnini, l’esposizione è composta dalle fotografie selezionate all’interno della prestigiosa collezione “Fotografis” di Bank Austria – Gruppo UniCredit, raccolta eccezionale per il numero e la qualità delle opere che la compongono. Nelle sale illuminate fiocamente per esigenze conservative, il viaggio visivo ripercorre l’evoluzione della fotografia dalle origini fino agli anni Settanta: si parte ammirando i lavori di Nadar, Frith e Muybridge, Bertall ed Evans, fino a Julia Margaret Cameron, con le prime testimonianze fotografiche dei viaggi in Oriente e il desiderio di raccontare la quotidianità, la stupefacente e nuova possibilità di realizzare ritratti somiglianti come non mai, la competizione con la pittura – presente fin dagli albori. Il percorso prosegue con le affascinanti e sognanti opere prodotte dal pittorialismo per snodarsi attraverso le sezioni identificate dai titoli Documentare, New Vision, Surrealismo e dintorni, Dopoguerra, Verso il futuro.
Uno dei momenti di maggiore richiamo della mostra è probabilmente quello della cosiddetta fotografia modernista, o delle avanguardie, con nomi come Eugène Atget, Man Ray, Alexander Rodchenko, Herbert Bayer, Edward Weston, Paul Strand, André Kertész, August Sander, Walker Evans, autori entrati sia nella storia della fotografia sia nell’immaginario collettivo producendo alcune icone del Novecento che hanno influenzato generazioni di fotografi, artisti, pubblicitari. Anche la fotografia di reportage è ben rappresentata, con opere di Henri Cartier-Bresson, Margaret Bourke White, Weegee, Lee Friedlander, Elliot Erwitt. A rappresentare il dopoguerra troviamo Otto Steinert, Mario Giacomelli, Diane Arbus, Arnulf Rainer, in un percorso che si chiude con la nascita di una nuova stagione in cui il confine tra fotografia di documentazione e fotografia concettuale si perde. Maestri universalmente riconosciuti e autori meno noti si alternano così in un panorama che mostra la varietà e la diffusione della cultura fotografica in Europa e negli Stati Uniti durante il secolo scorso.
È importante sottolineare anche la particolarità della collezione Fotografis, che come afferma lo storico della fotografia Walter Guadagnini “rappresenta un unicum nel panorama collezionistico europeo: si tratta infatti di una collezione d’impresa creata in dieci anni, dal 1976 al 1985 e rimasta intatta nella sua forma originale sino ai giorni nostri; un’esemplare incarnazione dello spirito collezionistico del proprio tempo”.
Un secolo di grande fotografia
I capolavori della Collezione FOTOGRAFIS Bank Austria
Reggio Emilia, Palazzo Magnani
2 maggio – 13 luglio 2014
Mostra a cura di Margit Zuckriegl e Walter Guadagnini