Due amici, due destini.
Alan è un geologo di fama internazionale: insegnante universitario, preferirebbe trovarsi “sul campo” e vivere le mille avventure dei sogni d’infanzia. Thomas è diventato regista, proprio come desiderava, ma lavora per la televisione: niente a che vedere con il suo mito, Steven Spielberg. I due da bambini condividevano un sogno, l’Alaska, fonte d’ispirazione per la realizzazione di un piccolo film. Proprio l’antica pellicola farà sì che gli amici si riconoscano molti anni dopo, ritrovando l’amicizia di un tempo e se stessi.
Questa, in breve, la trama di «Dreaming Alaska», primo lungometraggio – in fase di post produzione – di Emanuele Valla. Come racconta lo sceneggiatore D’Ambrosio, Dreaming Alaska parla “del timore di fare, della paura di muovere il primo passo fuori dalla porta, del preferire una realtà tangibile, per quanto non del tutto soddisfacente, alla possibilità di mettersi in gioco rispetto a un qualcosa che meglio ci rappresenti”. Il progetto mira a creare un nuovo genere: il dramential, misto tra riflessione/drammaticità e momenti comici/demenziali, giocati in modo che i due estremi si esaltino a vicenda.
Emanuele Valla – giovane regista parmigiano già noto nel musical teatrale – da tempo desiderava mettersi in gioco nel settore cinematografico, suo grande amore da sempre. “Questo è divenuto possibile proprio grazie a questi otto anni di incontri, scambi di idee e condivisione di passioni, che ad esempio ci hanno portati a vedere nel 2007 il caro amico e compagno di mille avventure Gian Marco Schiaretti diventare il Mercuzio del «Giulietta e Romeo» di Cocciante e aprire lo spettacolo all’Arena di Verona, incontrando così artisti del calibro di Tania Tuccinardi, Fabrizio Voghera, Gaetano Caruso. È stata straordinaria la sinergia e la passione scaturita dalle prime chiacchiere riguardanti il progetto. Nel 2003 correvo al cancello artisti per strappare un autografo e una foto insieme a Fabrizio Voghera, e pensare di averlo diretto nel mio film è… pura magia”.
Per la colonna sonora Emanuele ha spulciato il web alla caccia di brani e artisti, cercando piccole chicche. Per finanziare le musiche del film ha lanciato una raccolta nella community di crowd funding “Produzioni dal Basso”, mentre etichette indipendenti o artisti entusiasti del progetto si sono resi disponibili nonostante la classificazione come “zero budget”. Anche il cantautore irlandese Owen Gerrard è stato coinvolto, così come i Passo Carrabile; le musiche originali sono curate da Vito Lafiandra, e alcuni testi sono composti da Emanuele Valla stesso.
A «Dreaming Alaska» hanno partecipato oltre cento persone: un progetto fatto di tanto sentimento, diverso dagli altri “perché noi guardiamo film per sognatori, e così il nostro film doveva essere. Una dramedy per chi ha tenuto troppo a lungo un sogno nel cassetto e se lo sente rodere dentro come volesse uscire. Un film sull’amicizia, sull’iniziare da capo… sul vivere la vita per il grande dono che è”.
Il film sarà presentato a Parma questa primavera. Poi, via con i festival, in particolare quelli d’oltreoceano, “sempre più ricchi e propositivi”.
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