Può sembrare una scelta banale o scontata: e proprio per questo si rischia di snobbarlo. Ma con quasi due milioni e mezzo di visitatori ogni anno, il Museo delle Scienze di Londra è uno dei migliori del mondo: all’avanguardia per tecnologie espositive, possiede una delle più vaste raccolte nei settori della scienza, della tecnologia, dell’industria e della medicina, organizzate su cinque piani con mostre interattive e didattiche ricche di informazioni e adatte a tutte le età.
Oltre 700.000 pezzi compongono la collezione, suddivisi per aree tematiche in gallerie distinte. Sovrastata dal gigantesco Energy Ring (Anello di energia), la Energy Hall è l’enorme atrio che si presenta al visitatore subito dopo l’ingresso e racconta la storia della rivoluzione industriale attraverso le macchine che l’hanno resa possibile, come le prime macchine a vapore costruite in Gran Bretagna.
“Power” è il nome della prima area solitamente visitata, subito dopo l’ingresso. Contiene vari motori, compresa la Puffing Billy, la più antica locomotiva a vapore esistente, esposti in ordine cronologico in modo da spiegare l’evoluzione della tecnologia. Altre interessanti gallerie sono dedicate all’esplorazione dello spazio, e poi Telecomunicazioni, Medicina, Scienza dello Sport.
Nella parte posteriore dell’edificio si trova la Wellcome Wing, distribuita su quattro piani e dedicata alle scoperte, dall’IMAX Cinema al pianterreno, alla galleria che illustra le caratteristiche dell’uomo e le scoperte di genetica, neurologia, psicologia. Nella stessa ala si trova il SimEx Simulator Ride, dove vivere avventure della durata di 20 minuti su argomenti scientifici a bordo di un simulatore.
Punto di forza del museo è la possibilità di toccare e provare gli oggetti per meglio comprenderne il funzionamento, anche attraverso il gioco e la simulazione. Ci sono missili, satelliti, sonde spaziali e lander raccolti nella galleria The Exploring Space, dedicata alla scoperta dello spazio. Uno dei pezzi più interessanti di tutto il museo è l’Apollo 11, quello vero. L’area Computing propone un percorso attraverso l’evoluzione dei computer, con la ricostruzione del famoso calcolatore meccanico di Charles Bubbage del 1832 e i primi giganteschi calcolatori elettronici, tra cui il Ferranti Pegasus del 1956, il più antico computer di lavoro nel mondo. Presente anche il primo Mac della Apple, in legno. Una delle gallerie più ricche è la Flight Gallery, con testimonianze incredibili come l’autentico Antoinette monoplane del 1909, l’idrovolante Supermarine S6B, la sezione di un vero Boeing 747, e oltre cento modelli di aeromobili di tutti i tempi.
Se poi la visita scatena l’appetito, al piano terreno della Wellcome Wing c’è il Deep Blue Cafè. L’ingresso al museo è gratuito, mentre le le rappresentazioni IMAX 3D e alcune mostre itineranti sono a pagamento.