Fermoeditore propone in e-book un nuovo testo del Professor Giovanni Ballarini. Abbiamo chiesto a lui di raccontarcelo.
Come nasce “La scoperta dell’acqua calda”?
Mai come oggi si parla e si scrive di alimentazione, cucina e gastronomia, argomenti che hanno invaso i giornali, la televisione e i media informatici. Parlare di cibo è divenuto un chiacchiericcio, quasi un’ossessione che forse è un’evasione da altri argomenti che probabilmente hanno deluso o sono divenuti meno appassionanti e graditi. Un parlare di cibo nel quale è la pancia che parla, non il cervello, e che rivela una grande ignoranza sui valori antropologici del cibo, della cucina, della gastronomia e, in sintesi, del mangiare umano. Un’ignoranza culturale che sta anche alla base delle sempre più diffuse incertezze e paure alimentari, che pervadono la nostra società. Di cibo e alimentazione umana se ne sono interessati e se ne occupano biologici, archeologi, storici, economisti, medici, psicologi e tanti altri, ma scarsamente e da poco tempo gli antropologi: l’antropologia alimentare è infatti una disciplina molto giovane, dalla quale nasce la mia ricerca in due volumi La scoperta dell’acqua calda. Bisogna partire dalle origini della cucina per capire il presente e costruire il futuro alimentare umano.
Questo suo scritto fa parte di un progetto più ampio… può parlarcene?
L’antropologia è la scienza umana più ardita, in particolare quando si occupa d’alimentazione in tutti i suoi aspetti, soprattutto quelli attuali, quando stiamo vivendo quella che è stata definita la “tempesta delle cucine” che segue la morte della cucina borghese moderna e deve affrontare le nuove sfide di una globalizzazione non tanto degli alimenti, quanto degli stili alimentari. Su questa linea sto approfondendo i nuovi significati che il cibo sta assumendo nelle diverse componenti della popolazione italiana odierna e che si manifesta anche in nuovi stili alimentari, non di rado trasformati e guidati da ideologie alimentari. Come mangiamo oggi sta costruendo il mangiare di domani.
A chi è rivolto questo libro? Il lettore imparerà molte cose nuove?
Il libro é rivolto a chi vuole conoscere sé stesso e la nostra società attraverso lo specchio dell’alimentazione e per rendersi conto di quanto importante sia l’alimentazione non solo per nutrire il corpo, quanto per nutrire l’anima o la psiche umana. Al tempo stesso è un libro per scoprire la grande varietà di significati della nostra alimentazione, in gran parte ignoti se non dimenticati con la perdita delle tradizioni.