«Il mio interesse per l’Arte inizia da bambina, ero solita sedere a un piccolo tavolo e disegnare per ore. Mio padre, insegnante d’arte e Maestro in Scultura e Pittura, mi ha insegnato a dipingere prima con la tecnica dell’acquerello e poi con quella ad olio. Ho avuto modo di lavorare presso Botteghe d’Arte e di sperimentare la pittura su diversi supporti dalle tele alle ceramiche, al vetro. Per diversi anni, nonostante gli impegni di studio e lavorativi (sono traduttrice e ho conseguito il titolo di Curatrice di Eventi Culturali), ho prodotto arte in stile realistico, fin quando non ho scoperto l’Arte Terapia e con lei James Hillman.
Il mio uso del colore si è evoluto con il tempo grazie all’abitudine che ho di mischiare diverse tecniche, fino a che non ho sviluppato la tecnica a colori vividi che uso ora per i miei dipinti. Non ho pretese di dipingere la realtà, preferisco l’immaginazione intesa in maniera hillmaniana e coccolarmi l’anima con visioni altre.
J. Hillman fu teorico del “fare anima” e intendeva l’immagine come “sintomo” dell’Anima individuale e collettiva, così quando cerco “qualcosa da dipingere” non faccio che attingere a quelli che Hillman definisce “archetipi”, immagini ancestrali comuni all’immaginario di ognuno di noi. Hillman fu lo scopritore della psicologia archetipica, materia della quale –insieme alla mitopoiesi- sono una grande appassionata, questa branca della psicologia offre infiniti spunti per l’immaginazione poiché è intesa come “psicologia politeista” che attinge a miriadi di fantasie e miti (dei, dee, semidei, mortali e animali). Attraverso questo modo di fare arte è possibile esplorare l’intera gamma delle emozioni umane.
Così l’Ofelia shakespeariana diventa una scusa e un movente per indagare il tradimento e la disperazione, una fata appare come la ricerca di un rifugio in un locus ameno dell’anima, una volpe non è nient’altro che una metafora di libertà. Per gioco, creo caratteri per gli RPG (Role Play Game), mia creatura è “San Rospo” tratto dal pantheon lovecraftiano dei Miti di Cthulu e usato dal sito di appassionati Iho’s Chronicle.
I miei soggetti irreali e inumani hanno per contro una esigenza tutta umana di realismo. Così anche se tento di evocare un passato immaginario o mitologico, la ricerca del particolare realistico resta pressante anche nel tentativo di svincolarmene».
I siti di Tatiana
Portfolio: tatianamartino.carbonmade.com
Weblog: pointlessmuse.wordpress.com
Tumblr: pointlessmuse.tumblr.com
Collaborazioni
– pubblica regolarmente articoli sulla letteratura inglese e anglo-americana di genere sul sito Weird Letter, del quale è co-editor con Andrea Bonazzi
– web magazine Fantasy Planet, La Corte Publishing (fantasy e fantascienza) fantasyplanet.it
– weblog del Centro Studi Anna Perenna (mitologia e filologia)
centrostudiannaperenna.wordpress.com
– blog Mitologema (mithopoeia e filologia classica, tedesco e medievale mitoeanima.blogspot.com