Molti amanti dei gatti sostengono che se i nostri amati felidi avessero sviluppato il pollice opponibile sarebbero loro la specie dominante. Se l’evoluzione si fosse svolta in loro favore invece che in nostro, la Storia dell’Arte avrebbe sicuramente visto come protagonisti gli stessi capolavori ma con fattezze diverse.
Susan Herbert, classe ’45, considerata una dei più rinomati “cat artists” del mondo, dà vita a questa utopia felina.
Agli inizi della sua carriera, per pagarsi da vivere, lavora al box office della Royal Shakespeare Company. Diventata famosa, ricorderà questo periodo della sua vita come “pieno di lavori part-time orribili”, durante il quale era solita sfruttare ogni momento libero per dipingere fino a quando, nel 1973, viene ammessa alla Ruskin School Of Drawing & Fine Art di Oxford, dove studia per qualche tempo. Successivamente lavora come bozzettista presso la English National Opera, una delle principali compagnie operistiche di Londra. Qui, ritraendo gli artisti sulla scena, le viene l’ispirazione di sostituire fattezze feline al posto delle figure umane; finirà così per specializzarsi in stampe a tiratura limitata di “personaggi scenici animalizzati”.
Tuttavia il suo primo lavoro non ritrae i gatti ma i loro antagonisti, vivaci topolini spesso illustrati su storyboard raffiguranti scene dei drammi shakespearini e successivamente vedono la luce gli Opera Cats, gli Shakespeare Cats, e i gatti immortalati nel Teatro e nel Balletto. Negli anni ’90, dopo quindici anni di duro lavoro e scarso successo, Thames and Hudson dà alle stampe The Cats Gallery of Arts che diventa immediatamente un fenomeno editoriale. Ammirando i The Cats History of Western Art ci si rende conto che non c’è alcun intento parodistico nella rappresentazione e declinazione della nostra musa pelosa ma piuttosto una rispettosa, fedele e tenera interpretazione delle opere di Leonardo, Botticelli, Vermeer, Caravaggio, Rubens, Tiziano, Van Eyck, David, Goya, van Gogh, Monet e di moltissimi altri grandi artisti di tutte le epoche.
Da notare il gusto per il particolare e la finezza da gattofila: le code dei mici sono (quasi) sempre ben in vista: la Gioconda per esempio la tiene elegantemente in mano… La Herbert ha esplorato anche il cinema, creando gli adorabili Movie Cats, una galleria composta dai più famosi fermo immagine dei classici del cinema traslati in giocose versioni feline, da Via col Vento a Il Padrino, da Singin’ in the Rain al Dottor Zivago, dai classici in bianco e nero come Casablanca fino a film più recenti come Il Gladiatore. Il Teatro Reale di Bath ospita una mostra permanente delle sue opere: da visitare in compagnia del proprio mecenate felino.