La giuria del Pritzker Architecture Prize 2014, tra i più importanti riconoscimenti internazionali per l’architettura, ha assegnato al giapponese Shigeru Ban il premio come miglior architetto dell’anno, motivando così la scelta: “Un eccezionale architetto che da vent’anni risponde con la creatività a situazioni estreme provocate da devastanti calamità naturali. I suoi edifici diventano spesso centri comunitari e luoghi spirituali per popoli che hanno sofferto perdite e distruzioni: è accaduto in Ruanda, Turchia, India, Cina, Italia, Haiti, e nel suo paese, il Giappone”.
Un importante riconoscimento per un’archistar sui generis che vincendo ha sorpreso la comunità architettonica. La passione per le costruzioni è iniziata per Shigeru Ban da bambino, quando amava osservare i falegnami impegnati nella realizzazione della casa dei suoi genitori con tecniche tradizionali. Capì subito che per lui il legno e il suo profumo rappresentavano qualcosa di magico e si divertiva a costruire nuove cose con i materiali lasciati dai falegnami. Si rese conto di voler diventare un architetto all’età di undici anni, quando la maestra chiese alla classe di disegnare una casa e il suo progetto fu giudicato il migliore. Ora, a 56 anni, Shigeru Ban ha uffici a Tokyo, Parigi e New York ed è noto per i suoi edifici eleganti, il suo lavoro innovativo per committenti privati e l’utilizzo dello stesso spirito pionieristico anche nell’aiuto prestato in varie situazioni d’emergenza a seguito di calamità naturali, in tutto il mondo.
Famoso soprattutto per le ricerche nel campo delle tensostrutture, la cifra distintiva di Shigeru Ban è legata all’uso pionieristico del cartone e del bamboo, utilizzati come materiali base in molti suoi progetti, con soluzioni che hanno permesso di risolvere situazioni gravi in tempi rapidi, come per la chiesa cattolica realizzata a Takatori, in Nuova Zelanda. È del 2009 la sua avveniristica proposta per la sede del Conservatorio Alfredo Casella, a L’Aquila, poi “riadattata” per una sala da concerto. Non mancano progetti più tradizionali, come il notissimo museo d’arte contemporanea Centre Pompidou di Metz, in Francia, realizzato in collaborazione con Jean de Gastines.
Quando l’architetto giapponese ha scoperto di aver ricevuto il premio ha affermato di sentirsi molto onorato. Per il futuro continuerà, come ha fatto fino a oggi, sia ad ascoltare i suoi committenti privati sia nel suo lavoro sociale. Questo premio lo incoraggia a continuare nella strada finora percorsa, cercando comunque di crescere. La consegna del premio si terrà il prossimo 13 giugno al Rijksmuseum di Amsterdam, e sarà la prima volta che la cerimonia si terrà in Olanda.
Tutte le immagini sono prese dal sito ufficiale www.shigerubanarchitects.com