Un panino in piedi, in una specie di bar piccolo e pieno di gente. Profumi intensi, viene fame solo a sentirli: specie quello della mitica “carciofa”. Per mangiare da Pepén si sopporta tutto, confusione, attese, scarsità di sedie e di piani d’appoggio. Perché Pepén è un must che val bene qualche piccola scomodità già dimenticata al primo morso.
Chiamarla paninoteca fa molto anni ’80 ma rende l’idea; le proposte sono da pasto veloce ma la qualità si annusa già mentre ci si avvicina al locale, in una viuzza del centro storico di Parma. Pepén ha una lunga storia: nato come dopo teatro, nel 1953 è trasformato da Clerici (il Pepén originario) in paninoteca che all’epoca restava aperta fin dopo la fine degli spettacoli teatrali. Gradualmente gli orari si sono abbreviati arrivando all’adozione della tipica apertura da tavola calda.
Per i più tradizionalisti ci sono gli arancini, la pizza o il tramezzino al Crudo di Parma, ma le specialità del locale sono la “carciofa”, sorta di focaccia farcita con formaggio fuso e carciofi, e un panino detto “spaccaballe”, nome originato dall’insistenza dei clienti nel richiederlo in continuazione. Gli ingredienti sono arrosto (di maiale, immancabile a Parma), insalata, pomodoro, maionese, ketchup e peperoncino fresco; il pane viene svuotato della mollica, leggermente tostato alla piastra, farcito con le salse, l’insalata e il pomodoro. Infine si aggiunge la carne, con un tocco di peperoncino. Ci sono poi altre delizie come il “carrè al cavallo pesto”, il “salsiccetta e senape” o gli “uccelleti con wurstel e tabasco” ad attendere gli sperimentatori del gusto.
Generazioni di cittadini sono passati da Pepén, presente anche nella memoria dello scrittore Luigi Alfieri, e sebbene alcuni clienti di lunga lamentino una modifica degli ingredienti in senso più “light” rispetto al passato (del resto il cambiamento è nella natura delle cose) la fama di quello che resta uno degli ultimi locali dove ancora si respira la tipica atmosfera parmigiana è altissima. A testimoniarlo c’è Trip Advisor, che in data odierna lo segnala come «al n. 1 in classifica su 292 ristoranti a Parma» e dove viene descritto, fra i vari commenti, come «simpaticamente affollato» e «un’istituzione».
Se vi è venuta fame, tenete presente che Pepén è in Borgo Sant’Ambrogio 2 a Parma, aperto dal martedì al sabato dalle 8.30 fino alle 19.30 (telefono 0521.282650).