Dopo il grande successo riscosso a Milano lo scorso anno, la mostra Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures si è trasferita a Parma in occasione del 50° anniversario del film Marnie; il nuovo allestimento, rinnovato e arricchito, è visitabile fino al 9 novembre 2014 nelle eleganti sale del Palazzo del Governatore. La mostra è realizzata con la speciale collaborazione della Universal Pictures Italia divisione Home Entertainment, che vanta nella sua library quattordici capolavori di Alfred Hitchcock.
Sono passati più di trent’anni dalla morte del mago della suspense: durante la sua carriera Alfred Hitchcock ha girato oltre cinquanta film grazie ai quali è diventato uno dei più influenti e venerati innovatori cinematografici di tutti i tempi. Maestro per l’ingegnosità, le trame avvincenti, la gestione pionieristica delle camere da presa, l’originale stile di montaggio e infine per l’abilità nel tener viva la tensione in ogni singolo fotogramma, ancor oggi studiata ed emulata dai film-makers di tutto il mondo.
Punteggiata dagli approfondimenti video del critico cinematografico Gianni Canova – il Cinemaniaco –, la mostra presenta oltre settanta fotografie e contenuti speciali provenienti dagli archivi della major americana, che per preservare la qualità delle opere ha trasportato le pellicole originali in alta definizione su dischi Blu-ray™. Il lavoro svolto per la riedizione dei film e il materiale raccolto ha fornito la base su cui è stata strutturata la mostra. In un viaggio-sequenza dominato dal bianco e nero, il visitatore potrà scoprire i segreti dei backstage: particolari curiosi sulla realizzazione delle scene più celebri, impiego dei primi effetti speciali, gossip sugli attori e sulla vita privata del grande maestro. Uno spazio speciale è riservato alla pellicola Marnie (1964) di cui appunto ricorre il 50° anniversario: un implacabile thriller psicologico la cui storia stratificata e leggibile a diversi livelli lo rese inizialmente inviso alla critica, in seguito rivalutato e infine considerato un classico – al punto che oggi alcune scene del film sono citate fra i migliori esempi di cinema puro. Ma un’altra caratteristica che contraddistingue le opere del regista è un mix ben riuscito tra commedia e suspense: battute brillanti e personaggi divertenti convivono in armonia con le scene di tensione, frutto di un sense of humor sintetico e pungente proprio del carattere di Hitchcock.
Alla colonna sonora, parte integrante e fondamentale per la costruzione del senso di attesa hitchcockiano, è dedicata una sala del percorso espositivo, dove troviamo le musiche di Bernard Herrmann, compositore statunitense che ha scritto, fra le altre, le soundtrack per La donna che visse due volte e per il cult Psyco. Interessante anche l’ascolto dei “versi” elettronici di gabbiano che Hitchcock utilizzò ne Gli Uccelli al posto della musica: una tecnica molto efficace, e altamente sperimentale per quei tempi. È da citare infine il divertente montaggio dei cammei in un video con le fugaci apparizioni di Hitchcock nei suoi film: nati come gag, i cammei divennero nel tempo una vera e propria superstizione, tanto che il pubblico iniziò ad attenderli con impazienza; per evitare che lo spettatore si distraesse troppo durante le proiezioni, il regista decise di anticiparli ai primissimi minuti dei film.