Non ama parlare molto di sé, le piace quando cala la sera, trova che quando si è immusoniti si sia più belli di quando si ride: potrebbe essere la descrizione di una delle Princesses oubliées ou inconnues che l’hanno resa famosa e invece è quanto dice di sé Rébeca Dautremer, giovane illustratrice francese.
Adora la pioggia, Rébecca, e usa l’acqua nelle sue tempere come l’ingrediente di un incantesimo a creare nebbie e vapori fatati. Aggiungere altra acqua dopo una grattatura, sostiene, riporta in vita il colore. Gamme di rossi dal lacca al carminio, verde acquamarina o smeraldo, liquidi e brumosi lasciano campo a tavole quasi dagherrotipine. Fogli acquerellabili a grana grossa di grandi dimensioni ospitano collage e texture fotografiche.
Proprio come farebbe un fotografo, lei che è appassionata di fotografia, studia l’inquadratura e la profondità del campo. Ruba la luce ai pittori fiamminghi, Bruegel e Vermeer che ammira e ha studiato per anni. Di più non dice a proposito della sua tecnica, come un mago che non svela mai i suoi trucchi. Tratti decisi seguono linee morbide, tondeggianti, che danno vita a personaggi dalle forme surreali: le principesse sono orbe, barbute, segaligne e un po’ inquietanti, gli innamorati sono sempre stropicciati e spettinati, Cyrano ha il naso tatuato da disegni Maori e Alice è una bimbetta bruna dagli occhi immensi.
C’è un tocco d’antico e una magia sconcertante tra le linee e le ombre disegnate da Rebecca. Il suo universo poetico è fatto di dettagli, creature minuscole, che vivono una vita propria a bordo tavola o nascoste nel disegno, creando una storia nella storia perché le piace che l’illustrazione vada oltre le parole del testo e racconti, a chi sa vedere, qualcosa in più. Ogni tavola è un accordo segreto tra l’artista e l’osservatore, quasi una sfida ad aguzzare l’occhio e l’ingegno nel tentativo di scorgere quella via di fuga dalla realtà che Rébecca offre con la sua Arte.
Rébecca Dautremer nasce a Gap, in Francia nel 1971. Si diploma all’ENSAD (Ecole Nationale Supérieure des Arts Décoratifs) di Parigi. Raggiunge il successo nel 2003 con Principesse dimenticate e sconosciute. Ha insegnato a l’École Émile-Cohl di Lyon. La sua ultima fatica è stata illustrare il romanzo Seta di Alessandro Baricco. Ha lavorato alla pubblicità dei profumi di Kenzo.
Le sue opere sono esposte in mostra permanente presso la galleria Jeanne Robillard di Parigi