Piccoli e rosa, relegati agli angoli o distribuiti nel bel mezzo dell’opera, gli elefantini non mancano mai nei dipinti di Mr Fijodor, street artist torinese d’adozione che ha trovato nell’immagine di un Dumbo declinato in chiave contemporanea una sua sigla distintiva. Perché proprio Dumbo? Perché il pachiderma con le orecchie grandi, durante una notte particolarmente alcolica e psichedelica, ha sognato di poter volare proprio grazie a quella malformazione a causa della quale tutti lo sbeffeggiavano ed emarginavano. Attraverso le orecchie giganti ha potuto spiccare il volo, elevarsi sopra tutti gli altri e guardare il mondo da una prospettiva altra, dove ogni cosa assume nuove forme e nuovi colori.
Abituato a dipingere muri di grandi dimensioni, Fijodor Benzo (Imperia, 1979) non esclude dal suo lavoro le tele e i disegni, dove concentra le tematiche che da sempre lo contraddistinguono – la non violenza, il rispetto per l’ambiente, il rapporto ossessivo e malato delle persone con gli oggetti – in una sintesi su fondo chiaro che ha stretti e ovvi legami con il graffitismo. Attorno alle figure “urbane” distribuite su superfici macchiate che rimandano a un caos fatto proprio dall’artista, insieme a una “poetica dell’errore” che lo guida da sempre, compaiono animali, alberi spogli, visioni che emergono dallo spray fucsia, scritte dritte o al rovescio dal segno sottile e discreto o dalla “pennellata” vigorosa che sembra alzare la voce per farsi sentire da tutti.
“Partendo da un canovaccio l’artista inventa la bozza al momento, sulla base del suo stato d’animo o delle persone che incontra, inserendo nel suo lavoro le loro storie di vita vissuta, magari sotto forma di dettaglio o frase, caricando così l’opera di un nuovo significato che non avrebbe potuto avere senza quell’attimo preciso”, scrive Chiara Messori, curatrice di una mostra su Mr Fijodor in corso a Carpi e intitolata significativamente Casuale.
Ed è proprio in una gestualità istintiva e non ingabbiata dal disegno che si sprigiona l’energia dei soggetti, che spesso è riportata a un ordine naturale attraverso la disposizione delle figure intorno a un cerchio perfetto, o a un triangolo, o ancora a una forma razionale che delimita il fulcro del racconto, impedendone in un certo senso la dispersione.
Protagonista di numerosi festival di street art, Mr Fijodor ha partecipato a progetti di riqualificazione urbana (l’intervento più recente nell’area portuale di Cittanova Marche) e di spazi dove la vita di coloro che li abitano ha bisogno di ironia e leggerezza, come nel caso del carcere valtellinese di Tirano dove l’artista ha lavorato a stretto contatto con i reclusi, ascoltandoli e inserendo nell’opera – gessetti su nero, come se fosse una grande lavagna – citazioni e momenti di esistenza reale.
Mr Fijodor. Casuale
A cura di Chiara Messori
Fino al 16 novembre 2014
DarkRoom SilmarArtGallery