“Hai mai scritto un haiku?”
Questa la domanda che Maurizio ha fatto, tempo fa, all’amica Silvia.
Ne è seguita una risposta negativa, Silvia non conosceva il significato di quella parola, ma ricordò di aver letto molti anni prima un libro dal titolo abbagliante: Neve, di Maxence Fermine, una storia dove si parlava anche di haiku. Silvia lo rintracciò tra gli scaffali della libreria e iniziò a rileggerlo.
Yuko Akita aveva due passioni.
L’haiku.
E la neve.
L’haiku è un genere letterario giapponese. È una breve poesia di tre versi e diciassette sillabe. Non una di più.
Tutto il resto è venuto da sé. L’amico Maurizio l’ha messa in contatto con Yoshie Mizushima che generosamente ha tradotto settanta haiku per il libro. Silvia Marutti in realtà ne ha scritti più di cinquecento ma non desiderava un libro pesante, al contrario, voleva che la forma rispecchiasse la levità di questo genere poetico, stimolando il lettore a riflessioni personali. Le illustrazioni di Maurizio Mistrali – con il quale condivide colazioni in pasticceria e tanto affetto – completano il progetto e aggiungono valore al lavoro.
Silvia scrittrice non nasce con gli haiku. Scrive da molti anni, una passione da sempre sua compagna e da sempre dispensatrice di benessere e tranquillità, che ama condividere con gli amici (adesso, dopo diverse pubblicazioni, non solo con loro). I suoi sono argomenti semplici: gli affetti più cari, la natura. E l’haiku è una forma particolarmente adatta alle sue tematiche, in un fortunato incontro generatore di sensazioni, visioni, vita.
Biografia
Silvia Marutti è nata il 13 novembre 1957 a Parma. Alcuni suoi racconti appaiono periodicamente sulla Gazzetta di Parma nella rubrica “Il racconto della domenica”. Nel 2007 si è aggiudicata il primo premio nella sezione narrativa al concorso nazionale Violetta di Soragna con il racconto Oro, incenso e mirra. Sempre nel 2007 vince il primo premio al concorso “Da pietra informe a scintilla”, indetto dal Circolo dei Poeti-Regione Emilia Romagna di Bologna, con la poesia Il cappotto celeste. È stata segnalata in diverse edizioni di concorsi letterari indetti dall’Associazione culturale Tapirulan con la pubblicazione di alcune sue poesie sulle antologie Star (2007), Res (2008) e Bunker (2009). Il racconto breve Il testamento della signorina Amelia Gullì è stato inserito nella raccolta Souvlaki (2010).
Pubblicazioni:
Il cestino delle ciliegie romanzo breve (Battei Editore – 2003)
Caleidoscopio raccolta di poesie (Silva Editore – 2007)
Buonanotte Blu rime, fiabe e filastrocche (Silva Editore – 2009)
C’era una volta un Piccolo Naviglio diario di bordo di un viaggio radio-chemioterapico durato sette settimane (pubblicazione limitata – 2010)
Due Kappa raccolta di poesie (Silva Editore – 2010)