È curioso che, proprio nel giorno in cui in Italia ricorre la Festa del Gatto Nero, mi trovi a scrivere – una volta di più – di gatti. Fin dagli albori, come è ben noto, il gatto è ritenuto animale magico per eccellenza: adorato come divinità, demonizzato come famiglio delle streghe, addirittura studiato da un ramo della divinazione, la ailuromanzia, per prevedere eventi futuri. Musa ispiratrice e compagno d’artisti, il gatto ha il suo posto d’onore nell’atelier del pittore e sulla scrivania dello scrittore.
Ben lo sa la prestigiosa Accademia dei Gatti magici di Fiesole (c’è anche la pagina Facebook), libera associazione internazionale senza fini di lucro, legalmente riconosciuta, che approfondisce e diffonde da quasi un trentennio la cultura del gatto riunendo scrittori, intellettuali, artisti e scienziati. Sposando il meraviglioso motto “Per Scienza, per Bellezza, per Piacere“, gli Accademici chiariscono bene il compito che il gatto ha avuto e ha nella vita creativa di ogni artista o anima sensibile che ama la sua silente compagnia.
L’Accademia dei Gatti magici nasce nel 1992 per volere e ispirazione di Giordano Alberghini, amico dei gatti purtroppo scomparso ad aprile di quest’anno, che con Marina Alberghini Pacini, sua moglie e attuale presidente dell’Accademia, scoprì il filo d’oro che lega il gatto ai numerosi campi del talento umano e decise di seguirlo fondando un luogo che testimoniasse questa presenza costante e magica, medium culturale tra Arti e Civiltà. Questo ente, straordinario e unico nel suo genere, si propone di diffondere la Cultura del Gatto attraverso le opere di grandi artisti, intellettuali e scienziati gattofili di ogni tempo sottolineando l’influenza del nostro beniamino nei campi del Sapere Umano, e ha come scopo il fare cultura, protezionismo ed ecologia in un modo nuovo e armonioso. Con il patrocinio e la collaborazione dei più importanti enti ed istituti in Italia e all’estero, è già una realtà largamente apprezzata in molti paesi.
Tra i suoi numi tutelari si pregia di annoverare quattromila “Accademici del Tempo Passato” che vanno da Dante Alighieri a Leonardo da Vinci, da Giordano Bruno a Confucio, da William Shakespeare a Gogol, da J. L. Borges a W. B. Yeats, da E. A. Poe a H. P. Lovecraft, dal Pontormo a Matisse… ma l’Accademia non si limita alle grandi personalità del passato e chiama a far parte della sua grande famiglia tutti coloro i quali, ai giorni nostri, si sono affermati nelle arti e nelle attività cultrali lasciandosi accompagnare dal gatto come compagno e guida. Tra gli accademici italiani figura anche il compianto Giorgio Celli e tra gli accademici esteri la grande eroina delle battaglie a favore degli animali Brigitte Bardot.