Secondo incontro con gli autori della Fermoeditore alla libreria Mondadori di Euro Torri (Parma): si parla di cucina, ma in modo molto speciale. A tenere banco il 22 aprile è stato infatti John B. Dancer, pseudonimo usato da Giovanni Ballarini, accademico di fama che spesso si è cimentato negli “scherzi”. Il soggetto è il volume La scomparsa della cucina, illustrato da Cecilia Mistrali.
Uno scherzo, in questo caso, che sviluppa la tesi della “Grande Legge”, ovvero l’equazione cucina-bagno, con le connesse variabili. Secondo l’autore infatti «l’umanità è nata in cucina uscendo dal bagno», poiché all’alba dell’umanità la cucina non esisteva come luogo definito, mentre «tutto era bagno, ambiente in cui lavarsi». Ma quando con la scoperta e l’uso del fuoco nacque la cucina, il bagno iniziò a ridursi. Ed è esattamente a questo punto che appare la “legge fondamentale” con tanto di formula C+B=100 (C=Cucina; B=Bagno; 100=costante) i cui svolgimenti permettono di verificare come all’ampliarsi della cucina corrisponda il restringersi del bagno e viceversa.
Il sempre brillante Professor Ballarini, presidente dell’Accademia Italiana della Cucina, ha spiegato di aver deciso di “nascondersi” sotto un nome straniero perché più credibile: «se doveste farvi operare al cuore, scegliereste il dr. Bianchi o il dr. White? Al cinema andate a vedere più volentieri Tom Cruise o Tommaso Crociera?» e ha raccontato come il suo scherzo sia pieno di divertenti interrogativi sotto i quali cercare serie considerazioni. Per esempio: perché per usare una toilette bisogna ordinare un caffé? Quali sono i rapporti fra l’erotismo del bagno e quello della cucina? Quali relazioni ci sono fra bagno pubblico e cucina privata, e al contrario fra bagni privati e cucine pubbliche? L’ironico professore è molto abile a nascondere argomenti importanti tra le pieghe di un discorso “leggero”
Rispondendo alle domande del pubblico sulla moda dilagante legata alla cucina – che moltiplica all’infinito libri, programmi televisivi e reality – il professore ha spiegato come oggi la cucina sia diventata puro spettacolo, paragonandola alla haute couture: qualcosa d’irraggiungibile fatto di estetica e arte mentre nella realtà, in casa, si cucina pochissimo; e ai non-luoghi, come le periferie, corrispondono delle non-cucine. Di questa tendenza fa parte anche la pubblicità, che a scopo commerciale crea intorno agli alimenti vere e proprie “leggende”, in una distorsione di prospettiva per cui «la Nutella è diventata un cibo tradizionale».
L’illustratrice Cecilia Mistrali ha raccontato invece di come ha conosciuto la casa editrice, della tecnica particolare usata per realizzare le immagini (il graffito su caolino), impegnativa perché non ammette errori, della sua ammirazione per Picasso, evidente ispirazione delle sue tavole, e della tecnica di stampa utilizzata per dare spessore e concretezza tattile alle illustrazioni, che il pubblico ha volentieri accarezzato. Alla fine, prosecco per tutti e un arrivederci al 19 aprile.