Bambolo – Nel procedimento di doratura è così chiamato il tampone d’ovatta rivestito di tela fine e montato su un manico di legno usato in legatoria per stendere uno strato uniforme e leggero d’olio di mandorla sul cuoio apprettato prima di applicare la foglia d’oro.
Barba – Le sottili sfrangiature presenti nei margini delle pagine tipiche della carta fatta a mano e presenti nei libri intonsi.
Battitore – Operaio tipografo addetto all’inchiostratura delle forme di stampa, operazione che si effettua imbevendo nell’inchiostro un tampone di cuoio successivamente applicato sui caratteri; il lavoro del battitore si svolgeva a stretto contatto e in sincrono con il torcoliere (l’addetto al funzionamento del torchio di stampa).
Biblioclastia – Forte avversione per i libri che può portare alla volontà di distruggerli.
Blurb – Coniato in America nel 1907, questo termine indica le informazioni sul libro e sull’autore posizionate nei risvolti di copertina o i testi promozionali sulle fascette applicate esternamente.
Boccia – Curva formata dalla parte arrotondata di una lettera.
Brossura, legatura in (o alla rustica) – Dal francese “brochure”, documentato dal 1718 e derivato dal verbo “brocher”, legare (i fogli di un libro); nel primo Ottocento lo troviamo fra i termini italiani per indicare la legatura di carta pesante. Le copertine in brossura erano tipiche degli stampatori di alta qualità (es. Bodoni): sobrie ed eleganti, erano provvisorie e presupponevano acquirenti che avrebbero provveduto in seguito a raffinate rilegature personalizzate; con l’affermarsi dell’industria editoriale si imposero sempre di più le copertine in brossura stampata.
Cavaliere – Segnalibro costituito da un piccolo rettangolo di carta, pergamena, pelle o tessuto, incollato sul bordo esterno di una carta e sporgente sul taglio anteriore del libro.
Cianografia – Dal greco “kyanos” e dal latino “cyanus”, azzurro: processo di stampa che utilizza carta sensibile trattata con ferrocianuro di potassio e citrato di ferro ammoniacale. Sviluppato in acqua, dà tratti chiari su fondo azzurro scuro. In tipografia si chiamano cianografiche le prove di stampa su cui apporre il “visto di stampa”.
Cliché – Termine francese con il quale si indica la matrice per illustrazioni (lastra o forma di metallo) incisa secondo varie tecniche ma sempre con l’immagine in rilievo e capovolta, che montata poi su un supporto ligneo o metallico era stampata insieme al carattere.
Colportage – Vocabolo francese utilizzato per la vendita ambulante di chincaglierie, libri, immagini, fogli volanti, almanacchi, lunari; attività molto praticata dal Cinquecento fino ai primi anni del Novecento, favorì la diffusione di pubblicazioni popolari e anche di edizioni proibite. Il venditore ambulante era detto “colportore”.