I PIANETI DI MAGGIO
MERCURIO: è visibile molto basso all’orizzonte all’alba, fino al giorno 14; diventa poi invisibile per congiunzione con il sole.
VENERE: si presenta ancora come l’astro più appariscente del cielo serale, il giorno 15 è stazionario; la visibilità diminuisce rapidamente e a fine mese tramonta solo dopo 35 minuti al sole. Sono questi gli ultimi giorni utili per riprendere con i nostri telescopi le formazioni atmosferiche del pianeta.
MARTE: visibile per buona parte della notte; nel corso del mese il pianeta diminuisce sia in dimensioni, scendendo sotto i 10″, sia in luminosità assumendo valori di magnitudine positivi, per cui si possono ritenere concluse le osservazioni visuali e fotografiche d’interesse scientifico.
GIOVE: teoricamente visibile fino il giorno 4 tra le luci del crepuscolo. Il giorno 13 è in congiunzione con il Sole per cui invisibile e riappare tra le luci dell’alba solo negli ultimi giorni del mese.
SATURNO: in questo mese sarà il pianeta su cui si concentrerà il nostro interesse; visibile per gran parte della notte tra le stelle della costellazione della Vergine, culmina nella prime ore serali per cui si può osservare e filmare con comodo subito dopo cena senza attendere le ore piccole.
URANO: inosservabile fino a metà mese, in seguito sorge poco prima del crepuscolo astronomico.
NETTUNO: visibile nella seconda parte della notte, a inizio mese sorge 45minuti prima dell’alba, a fine mese anticipa il crepuscolo di due ore.
UNA STELLA DOPPIA AL MESE
In questo mese di maggio possiamo goderci il cielo dal tramonto all’alba senza la fastidiosa compagnia delle zanzare… si potrebbe allora tentare un’esperienza unica: rendersi consapevoli del trascorrere del tempo osservando il passaggio delle costellazioni. Infatti, al tramonto per pochi attimi, potremo osservare Orione, la costellazione plus invernale, mentre all’alba sarà visibile il Cigno, costellazione prettamente estiva. Mi rendo conto che non sarà facile a causa del solito inquinamento luminoso; un tempo per ammirare il cielo bastava andare dietro casa, ora occorre spostarsi di una cinquantina di chilometri, è il prezzo da pagare al “progresso” che ci ha portato i tripletti apocromatici ma ha cancellato la bellezza del firmamento.
Ma sono sicuro che questo sforzo sarà ripagato, perché ci permetterà non solo di comprendere il senso del tempo ma anche di esercitare il nostro pensiero. Con il trascorrere del tempo e il transito delle costellazioni, la nostra attenzione si sofferma sulla stellacentrale del timone del Gran Carro, la più facile e famosa stella doppia del cielo, Mizar la più luminosa e l’altra, Alcor, la più debole. Gli antichi Greci e Arabi utilizzavano questo sistema binario come test per valutare l’acuità visiva. La coppia Mizar-Alcor è conosciuta con molti nomi e significati; ad esempio, per i nativi d’America Mizar è un cacciatore con in mano una pentola che insegue un orso, Alcor. Osservando Mizar con il mio piccolo telescopio 60mm alla fluorite, noto che a sua volta è doppia, questa stellina di mag.4 scoperta nel 1650 dal nostro Giovanni Battista Riccioli. Lo stesso strumento che ci permette di sdoppiare Mizar mostrerà anche tra qust’ultima e Alcor una stella di 8mag, Sidus Ludovicianum, così battezzata nel 1723 da un astrofilo tedesco per onorare il suo principe.
L’OGGETTO DEL MESE: LA GALASSIA SPIRALE NGC 4565
NGC 4565 è una bellissima galassia a spirale individuabile in prossimità della stella Gamma della Chioma di Berenice. Osservandola con un comune binocolo 10×50 o un telescopio di soli 90-100mm di diametro si vedrà una debole striscia di luce, lunghissima (circa 8’ o 10’), che nella parte centrale sembragonfiarsi e accrescere di luminosità. NGC 4565 rappresenta uno degli esempi più belli di galassie a spirale viste perfettamente di taglio. Utilizzando un telescopio da 20cm sotto cieli ideali si nota che NGC 4565 si estende sottilissima per quasi 13’; la zona centrale si presenta più luminosa e non più larga di 2’. Sforzando un po’ l’occhio si nota che questa lunga striscia di luce non è uniforme ma solcata in tutta la sua lunghezza da una strettissimabanda oscura, più marcata e fine al centro. La banda oscura venne individuata per la prima volta da Lord Rosse nel 1855, il quale nel disegnarla ha chiaramente individuato la presenza di qualcosa di oscuro chetaglia in due la galassia.
In fotografia si gusta interamente la bellezza di questo oggetto: la fascia oscuradivide la galassia in due parti e alle estremità da’ vita a un insieme di sottilissimi filamenti oscuri che si intrecciano l’uno con l’altro. NGC 4565 dista da noi 32 milioni di anni luce, la sua massa è di quasi 224 miliardi di unità solari e lasua luminosità è 21 miliardi di volte superiore a quella del Sole. Si sta allontanando da noi alla velocità di 112Km/s.
Altri oggetti celesti osservabili in questo periodo con un comune binocolo:
Ammasso di Galassie nella Chioma di Berenice. Le più importanti: NGC 4565-M 98- M 99-M 100
Ammasso di Galassie nella Vergine. Le più importanti: M 104 (Sombrero) M 60 – M 49 – M 87
Ammasso aperto M 44 (Presepe) nel Cancro
Galassia M 51 e M 101 in Orsa Maggiore
Galassie M 81 e M 82 in Orsa Maggiore
Trio di Galassie nel Leone M 65 – M 66 – NGC 3628 e M 96 – M 95 e M 105
LA PRIMAVERA
Con l’arrivo della primavera le giornate diventano sempre più lunghe mentre le notti diventano sempre più brevi e tiepide. L’osservazione del cielo effettuata in questa stagione è certamente meno faticosa e più piacevole. La costellazione di riferimento della primavera è l’Orsa Maggiore, in particolare quella parte che comprende la coda dell’Orsa chiamata anche Grande Carro. In questo periodo il Grande Carro è ben visibile allo Zenith facilmente identificabile dalle sette stelle che lo compongono. Partendo dal Grande Carro è possibile riconoscere le tre stelle Regolo, Arturo e Spica, che formano il cosiddetto Triangolo primaverile. Per trovare Regolo, nella costellazione del Leone, è sufficiente prolungare verso sud l’arco formato dalla Stella Polare e dalle due stelle Dubhe e Merak del Grande Carro: Regolo è la stella più luminosa che si incontra nel prolungamento. Per trovare Arturo e Spica è necessario prolungare l’arco formato dalle prime tre stelle del Grande Carro (Alioth, Mizar e Benetnasch), che formano il Timone del Grande Carro.
La prima stella luminosa che incontreremo sarà Arturo in Boote, la secondaSpica nella Vergine. Localizzando prima l’Orsa Maggiore e successivamente il Leone, la Vergine e Boote, saremo in grado di trovare tutte le altre costellazioni primaverili. Durante questa stagione sono visibili due sciami di meteore. Il primo sciame è detto delle Liridi perché sembra che le meteore provengano dalla costellazione della Lira,osservabile nella seconda metà della notte: per questo si dice che le Liridi hanno il radiante nella Lira. È uno sciame non molto ricco e formato da meteore rapide; il massimo d’intensità viene raggiunto il 21 aprile, mentre la durata va dal 19 al 22 Aprile. Un altro sciame primaverile è detto Eta Aquaridi; presenta il radiante nell’Acquario e ha il massimo il 4 maggio. Lo sciame dura dall’1 al 13 maggio ed è formato da meteorerapidissime che lasciano lunghe tracce.
EVENTI DEL MESE
3 aprile ore 18:16 – Luna in congiunzione con Regolo (Luna a 6,3° a sud di Alfa Leonis; la miglior condizione per osservarla è dopo il tramonto alle 20:10)
1 maggio ore 05:46 – Luna in congiunzione con Regolo (Luna 7° a sud di Alfa Leonis)
1 maggio ore 10:00 – Massima librazione lunare in latitudine.Visibile il polo nord (+6°,8)
4 maggio ore 18:28 – Luna in congiunzione con Spica (Luna 1°,9 a sud di Alfa Virginis); miglior condizione di osservabilità poco dopo il tramonto, intorno alle 20:40
4 maggio ore 23:39 – Luna e Saturno in congiunzione (Luna a 7°,3 a sud di Saturno)
5 maggio ore 21:00 – Massimo dello sciame meteorico delle Eta Aquaridi, osservabile dal 18 aprile al 27 maggio
6 maggio ore 05:33 – Luna al perigeo (356.955 Km)
6 maggio ore 05:35 – Luna Piena
7 maggio ore 08:07 – Venere in congiunzione con El Nath (Venere 49’ a sud di Beta Tauri)
12 maggio ore 11:00 – Massima librazione lunare in longitudine. Visibile il lembo occidentale (+7°,42)
12 maggio ore 23:46 – Luna all’Ultimo Quarto
13 maggio ore 23:00 – Massima librazione lunare in latitudine. Visibile il polo sud (-6°,81)
19 maggio ore 18:13 – Luna all’apogeo (406.448Km)
21 maggio ore 01:47 – Luna Nuova
21 maggio ore 01:53 – Eclisse Anulare di Sole, invisibile dall’Italia. Visibile da Cina, Giappone, Oceano Pacifico, Stati Uniti d’America.
21 maggio ore 03:01 – Saturno alla minima distanza da Spica (Saturno 4°,8 a nord di Alfa Virginis)
22 maggio ore 23:46 – Luna e Venere in congiunzione (Luna 5°,5 a sud di Venere); miglior condizione di osservabilità prima che la Luna tramonti, intorno alle 22:00
28 maggio ore 00:00 – Massima librazione lunare in longitudine. Visibile il lembo orientale (-7°,41)
28 maggio ore 22:15 – Luna al Primo Quarto