I PIANETI IN APRILE
MERCURIO: è osservabile tra le luci dell’alba anche nei primi giorni del mese; il 18 raggiunge la sua massima distanza dal Sole ed è il momento di miglior osservabilità.
VENERE: è l’astro che domina il cielo della sera; sempre bella la sua vicinanza a Giove e all’ammasso delle Pleiadi. Interessante filmare le fasi del pianeta che, essendo un pianeta interno, si presenta in varie fasi come la Luna e non sempre come un dischetto. Nei primi del mese è possibile ammirare il veloce moto apparente giornaliero di Venere sulla volta stellata, utilizzando come riferimento le Pleiadi. Il pianeta è in congiunzione con M45 il giorno 3 e al termine del tramonto. A Ovest si puo’ ammirare Giove, però molto basso all’orizzonte.
MARTE: è ancora ben osservabile per gran parte della notte, è il pianeta per cui è utile fare ancora riprese per catturare le elusive formazioni superficiali. Per il problema della turbolenza atmosferica, in questi ultimi anni notevolmente peggiorato, dalla nostra esperienza consigliamo l’uso di un telescopio di alta qualità e di diametro non eccedente i 150mm.
GIOVE: la sera appena tramontato il Sole si possono ancora fare delle buone osservazioni visuali, mentre si può considerare terminata, per la sua vicinanza col Sole, la stagione delle riprese fotografiche delle sue formazioni atmosferiche.
SATURNO: malgrado la sua bassa declinazione in questo mese, il 15 aprile raggiunge l’opposizione – ovvero il periodo più favorevole, dal tramonto all’alba – per le riprese e le osservazioni degli spettacolari anelli e della suggestiva divisione di Cassini.
URANO: non osservabile.
NETTUNO: osservabile poco prima dell’alba con un poco di difficoltà causa il piccolo diametro apparente, per ammirarlo conviene utilizzare un semplice binocolo.
UNA STELLA DOPPIA AL MESE
In questo mese di aprile il nostro interesse è rivolto a una costellazione che per gli amatori di stelle doppie rappresenta una vera miniera, e racchiude gli astri più belli del cielo primaverile: stiamo osservando l’antichissima costellazione del Boote, le cui interpretazioni furono tante: pastore, guardiano di mandria, bovaro, bifolco e contadino. Il Boote è riconoscibile da una stella alfa di prima grandezza, la gialla Arturo, quarta stella di tutto il cielo in ordine di luminosità grazie alla relativa vicinanza di soli 37 a.l., la si individua facilmente dall’ideale prolungamento del timone del Gran Carro o Orsa Maggiore.
Da Arturo spostandoci a circa 10 gradi nord-est incontriamo una stella di colore arancione epsilon Bootis: il suo vero nome, di origine araba, è Izar. Le due stelle che compongono Izar presentano un contrasto di colori incantevole: giallo-arancio la principale (mag 2.7) e azzurro la secondaria (mag 5.1). Struve, uno dei più grandi scopritori e osservatori di stelle doppie dell’Ottocento, definì questa coppia “pulcherrima”, bellissima, e lo scienziato filosofo Flammarion la definiva una coppia deliziosa con la principale giallo brillante e la compagna azzurro mare e concludeva con l’affermazione “si desidererebbe vivere lassù”.
Il fatto che Izar sia composta da due astri di notevole differenza di luminosità rende ostica l’osservazione con i piccoli telescopi o di non provata qualità, nel mio apocromatico alla fluorite di soli 78mm di diametro è una coppia facile a 178 ingrandimenti, altri osservatori incontrano difficoltà nella separazione e identificazione dei colori nonostante l’uso di telescopi a specchio con diametri ben più generosi ma ostruiti dalla presenza del secondario.
L’OGGETTO DEL MESE: LA GALLASSIA SPIRALE M-51(VORTICE)
L’oggetto più interessante nella costellazione dei Cani da Caccia è M-51 situata a circa 3,5 gradi a sudovest di Eta dell’Orsa Maggiore. È una galassia doppia vista quasi perfettamente di piano, soprannominata la “Galassia Vortice”. M51 è visibile anche con un binocolo, con un telescopio è possibile osservare la conformazione doppia mentre per poter vedere maggiori particolari della sua struttura sono necessari telescopi di almeno 20cm.
La galassia compagna è NGC5195, un po’ più lontana di M51, anche se sembrano alla stessa distanza dato che sono fisicamente legate da un ponte di materia. M51 è stata scoperta da C. Messier nel 1773 e la sua bella struttura a spirale fu osservata da Lord Ross nel 1847 in Irlanda con il più potente telescopio dell’epoca. Lord Ross fu il primo a riconoscere la forma spiralata delle galassie e il suo telescopio ebbe per molti decenni il primato di più grande strumento del mondo.
Fino al secolo scorso si pensava che M-51 fosse un sistema solare in formazione. Solo negli anni Venti, grazie a nuovi e potenti telescopi, ci si rese conto che era una galassia esterna alla nostra. La distanza è è superiore a 35 milioni di anni luce e la dimensione è poco superiore ai 100000 anni luce. Formata da oltre 100 miliardi di stelle è quindi, nell’insieme, di dimensioni simili alla Via Lattea.
Altri oggetti celesti osservabili in questo periodo con un comune binocolo:
M-51 Galassia Vortice
M-65 e M66 Galassie ben visibili con un comune binocolo nel Leone poco sotto la stella Teta Leonis
M-44 Ammasso stellare aperto del Presepe
M95 e M96 Galassie ben visibili con un comune binocolo nel Leone a meta’ strada tra le stelle Teta e Alfa Leonis
LA PRIMAVERA
Con l’arrivo della primavera le giornate diventano sempre più lunghe mentre le notti diventano sempre più brevi e tiepide. L’osservazione del cielo effettuata in questa stagione è certamente più piacevole. La costellazione di riferimento della primavera è l’Orsa Maggiore, in particolare quella parte che comprende la coda dell’Orsa chiamata anche Grande Carro. In questo periodo il Grande Carro è ben visibile allo Zenith, facilmente identificabile dalle sette stelle che lo compongono. Partendo dal Grande Carro è possibile riconoscere le tre stelle Regolo, Arturo e Spica, che formano il cosiddetto Triangolo primaverile.
Per trovare Regolo, nella costellazione del Leone, è sufficiente prolungare verso sud l’arco formato dalla Stella Polare e le due stelle Dubhe e Merak del Grande Carro: Regolo è la stella più luminosa che si incontra nel prolungamento. Per trovare Arturo e Spica è necessario prolungare l’arco formato dalle prime tre stelle del Grande Carro (Alioth, Mizar e Benetnasch), che formano il Timone del Grande Carro. La prima stella luminosa che incontreremo sarà Arturo in Boote, la seconda Spica nella Vergine. Avendo quindi localizzato prima l’Orsa Maggiore e successivamente il Leone, la Vergine e Boote, saremo in grado di trovare tutte le altre costellazioni primaverili.
Durante la stagione primaverile sono visibili due sciami di meteore: Il primo è detto delle Liridi perché sembra che le meteore provengano dalla costellazione della Lira, osservabile nella seconda metà della notte. Per questo si dice che le Liridi hanno il radiante nella Lira. È uno sciame non molto ricco e formato da meteore rapide. Il massimo d’intensità viene raggiunto il 21 aprile, mentre la durata va dal 19 al 22 aprile. Un altro sciame primaverile è detto Eta Aquaridi; presenta il radiante nell’Acquario e ha il massimo il 4 maggio. Lo sciame dura dall’1 al 13 maggio ed è formato da meteore rapidissime che lasciano lunghe tracce.
EVENTI DEL MESE
3 aprile ore 18:16 – Luna in congiunzione con Regolo (Luna a 6,3° a sud di Alfa Leonis; miglior condizione per osservabile dopo il tramonto alle 20:10)
7 aprile ore 18:59 – Luna al perigeo 358.315 km
15 aprile ore 20:26 – Saturno in opposizione al Sole
16 aprile ore 6:50 – Marte alla minima distanza da Regolo (Marte 4°,3 a est di Alfa Leonis)
16 aprile ore 19:00 – Massima librazione lunare in latitudine. Visibile il polo SUD (-6°,7)
18 aprile ore 19:13 – Mercurio alla massima elongazione (27°,5) dal Sole
22 aprile ore 07:26 – Massimo dello sciame meteorico delle Liridi osservabile dal 17 al 26 aprile
22 aprile ore 15:47 – Luna all’Apogeo (406.419 km)
22 aprile ore 21:49 – Luna e Giove in congiunzione (Luna a 1°,8 a Nord di Giove)
23 aprile ore 18:28 – Luna in congiunzione con le Pleiadi (Luna 4° a sud di M45) miglior condizione osservabile poco dopo il tramonto intorno alle 20:30
25 aprile ore 04:15 – Luna e Venere in congiunzione (Luna 6°,5 a sud di Venere-elong. 42°E) miglior condizione osservabile prima che la Luna tramonti intorno alle 23:10 del giorno precedente
29 aprile – Massima librazione lunare in longitudine. Visibile il lembo orientale (-8°,01)