SIRENE (Mermaids) di Richard Benjamin; con Cher, Winona Ryder, Bob Hoskins, Christina Ricci
USA 1990
Richard Benjamin sarà ricordato più per la sua attività di attore che di regista. Probabilmente passerà alla storia per la partecipazione al film Comma 22 diretto da Mike Nichols nel 1970, film che molti ricorderanno anche per via dell’interpretazione di Art Garfunkel (stessa cosa che accadrà anche per Conoscenza carnale, sempre di Nichols). Dopo aver recitato in una dozzina di altre pellicole, tra cui è necessario menzionare anche Il mondo dei Robot di Michael Crichton con Yul Brinner e I ragazzi irresistibili di Herbert Ross con Walter Matthau, nel 1982 Benjamin gioca la carta della regia.
Con i primi film raggiunge risultati di critica e pubblico di media levatura, poi nel 1990 tenta il colpo vincente con una grossa produzione e un cast All-Stars, ingaggiando due attrici, Cher e Winona Ryder all’apice della fama e un attore, Bob Hoskins, la cui popolarità era clamorosamente esplosa qualche anno prima con il ruolo di protagonista in Chi ha incastrato Roger Rabbit? Nel cast c’è già anche una piccola ma già molto promettente Christina Ricci. Per assicurare un certo afflusso al botteghino, gli elementi di richiamo sembrano già essere sufficienti.
In più viene presa una buona storia, in modo da accontentare anche la critica. Quel Sirene, romanzo di formazione deragliato e folle, scritto in modo originale e inimitabile da Patty Dann, da realizzare con la leggerezza della commedia evitando la frivolezza e la faciloneria. Bene, alla fine l’opera si rivela abbastanza riuscita, con una sceneggiatura di June Roberts scoppiettante e a tratti irresistibilmente esilarante. Un film intelligente e gradevolissimo, con un grande ritmo. Ma pubblico e critica gradiscono poco e la colpa dello scarso successo viene fatta ricadere in toto sul povero regista. Si dice che abbia sprecato un’occasione e un cast mirabolante.
Non sono d’accordo. Ho sempre pensato che le due superstar Cher e Ryder non siano mai state quei mostri di bravura di cui si strombazzava. L’Oscar a Cher, come tutti sanno, non significa nulla. Mentre la Ryder è il classico prodotto da Actor’s Studio già adeguatamente sbertucciato da Nanni Moretti in uno dei suoi primi film (scusatemi, ora non ricordo quale) nel quale il nostro imitava gli attori americani e le loro solite mosse col dito contro la spalla dell’interlocutore nei momenti d’ira. Cercate di capirmi, sto solo cercando di dire che a volte le due attrici non erano in parte e non si poteva incolpare Benjamin di questo
Poi credo che Sirene abbia avuto anche un altro grosso problema. Probabilmente il pubblico non era ancora pronto per un film tutto al femminile sottilmente dissacrante e divertito. Il pubblico vuol vedere ancora le Thelma e Louise o le Piccole donne, a seconda delle convinzioni.