Amate le trame intriganti? La divulgazione storica? Appassionante come un romanzo, Gigli Azzurri è il vostro libro. Pubblicato in formato cartaceo nel 1995 ed esaurito da tempo, ora proposto da Fermoeditore in e-book (pdf, ePub e mobi), la storia raccontata dal giornalista e scrittore Luigi Alfieri non mancherà di coinvolgervi.
Come nasce Gigli Azzurri? Spiega l’autore: “Parlando con la gente mi sono accorto che nessuno collegava i Farnese di Roma con quelli di Parma, non capivano che si trattava della stessa famiglia; inoltre scrivendo la mia Storia di Parma mi resi conto di quanto poco si sapesse di una casata così famosa, sulla quale non si pubblicava nulla da tempo. Così ho scritto questo libro, uscito in contemporanea con la mostra allestita a Parma all’epoca”.
Gigli Azzurri tratta appunto le vicende della famiglia Farnese, in un racconto correttamente documentato ma dalle sfumature letterarie; racchiude in sé ingredienti all’altezza di un serial televisivo come i Borgia: potere, denaro, sangue, sesso praticato con calcolo e larghezza, intrighi, inarrestabile scalata sociale. Gigli azzurri racconta infatti la nascita, l’ascesa e l’estinzione di una gens che – nel giro di mezzo secolo – è passata dall’infimo rango della piccola aristocrazia rurale al salotto buono della nobiltà romana. I Farnese hanno visto il loro leader diventare papa e i nipoti sovrani di uno stato indipendente; hanno dato al mondo il pontefice Paolo III, cinque cardinali, otto duchi di Parma e Piacenza, tre reggenti dei Paesi Bassi, il più grande condottiero della storia dopo Giulio Cesare, una regina di Spagna.
Mecenati e uomini di cultura, costruttori instancabili afflitti dal “male della pietra”, hanno edificato in Roma palazzo Farnese, la chiesa del Gesù, gli Orti farnesiani, e, a poca distanza dalla capitale, la stupenda villa di Caprarola. Hanno protetto artisti come Michelangelo e Tiziano, Vignola, Taddeo Zuccari il Bertoja, Claudio Monteverdi, Claudio Mérulo da Correggio.
L’incipit: «Attorno al lago di Bolsena, in pieno Medioevo, esistevano immensi boschi di farnie. Le grosse querce dominavano come giganti minacciosi i profili di quella terra sparsa tra Lazio, Umbria e Toscana. Uno dei più muniti castelli della zona prese il nome di Farnese. Il paese delle farnie. È qui attorno che cominciarono ad affondare nel terreno le radici di una famiglia destinata a segnare la storia del rinascimento, della controriforma e degli anni del barocco, per spegnersi coi primi vagiti rococò».
Potete leggere qui il primo capitolo di Gigli Azzurri. L’e-book completo invece è in vendita qui. Buona lettura!