Franco Furoncoli, anno 1945, ha sempre vissuto a Parma. La passione per la fotografia si manifesta negli anni ’60, quando realizza le prime foto con la Retinett di papà. Lo raccontiamo con le sue parole.
«Nel ’68, mentre frequentavo la facoltà di Geologia, ho allestito in cantina una camera oscura per il bianco e nero, ma la passione per la fotografia iniziava a darmi qualche problema… ho acquistato la mia prima Nikon credo nel ’65, con il denaro del mio primo impiego, come geometra (che anni!). Fotografavo di tutto, tutto mi attraeva, me ne rendo conto oggi osservando dopo tanto tempo i negativi che conservo ancora, avevo la camera sempre con me. Il paesaggio, le nostre colline, la Bassa. Istintivamente sentivo l’impulso di raccontare».
«I primi “racconti” sono su Londra, nell’estate del ’68, e su Parigi, nel ’69, in bianco e nero. Nel ‘70 ho risposto a un’inserzione sulla Gazzetta di Parma e mi sono ritrovato in mano, da un giorno all’altro, una Hasselblad per fare un matrimonio! Nel ’72 ho lasciato il mio impiego e dopo un paio d’anni ho aperto a Parma il mio studio fotografico: Foto zoom».
«Il lavoro andava bene, così pian piano mi sono indirizzato verso la foto professionale per l’industria alimentare, tecnica. Al tempo stesso mi dedicavo a fotografare la mia città a colori, attratto dai cambiamenti della luce in uno stesso luogo, al succedersi delle stagioni. Nell’85, rendendomi conto di avere molto materiale, mi sono proposto a un editore parmigiano ed è nato il volume “Passeggiate a Parma”, che mi ha procurato le prime emozioni, il piacere dei fogli che escono dalla rotativa, il profumo della carta da accarezzare. Ho continuato questo mio percorso sulla città con “La cattedrale…”, una ricerca sulla luce che nell’arco di una giornata attraversa Piazza del Duomo e illumina la chiesa all’interno, poi ho pubblicato una mia personale lettura della deposizione antelamica, fino al “mio” libro su Parigi, una lettura fotografica dell’ultimo lavoro di Hemingway Festa Mobile. Tutte foto in bianco e nero, 6×6, scattate solo con obbiettivo normale, il mio incontro con Fernanda Pivano, la sua prefazione sono le ultime vere emozioni che ho avuto la fortuna di provare. Le mie passioni? Il jazz, che mi ha portato a documentare alcuni grandi artisti, gli scrittori americani e la montagna».
Franco Furoncoli sarà in mostra fino alla prima settimana di dicembre alla Libreria Mondadori del centro commerciale Euro Torri (Parma), con le fotografie scattate nel ’76 e nell’81 durante due viaggi nel Sahara algerino e in Mali. Le immagini sono dedicate in parte alla luce e alla forza del colore con inquadature in verticale, altre ritraggono il “popolo del deserto” e le sue diverse etnie.
Per saperne di più: www.francofuroncoli.com