Cosa fanno 100 bambini e 100 designer insieme? Costruiscono giocattoli, semplice!
“Eravamo tre amici al bar… la quarta, poi, arrivò”. “Pazza Idea” diranno i molti, ma sembra che il progetto non sia tanto pazzerello perché in molti ci credono e lo voglion far viaggiare. Chissà perché dietro queste idee incredibilmente creative c’è sempre la Non-Scuola Tam Tam, con Alessandro Guerriero che questa volta sostiene l’iniziativa de il Vespaio, laboratorio creativo per la comunicazione socialmente utile e la progettazione di merchandising customizzato a basso impatto ambientale fondato da un gruppo di giovani che puntano tutto sul riciclo e… Toyssimi ce lo racconta Alessandro Garlandini.
Buongiorno Alessandro, è il caso di chiedere come nasce, da chi nasce e perché nasce Toyssimi?
Toyssimi nasce dal sorriso di un bambino, dai disegni super colorati di una bimba, da una barca fatta di foglie e legnetti che sfida la legge di Archimede nella fontana di un parchetto. Un pomeriggio eravamo in tre in un bar di Milano, Alessandro Guerriero, Sebastiano Ercoli e Alessandro Garlandini; abbiamo iniziato a pensare di far progettare dei giocattoli ai bambini con i designer e sono subito venute fuori mille idee e spunti. Ci siamo immaginati un bambino che si annoia in un letto di un ospedale e un designer che arriva con una valigiona di quelle che sai che contiene un tesoro; il designer apre la valigia e rovescia sul tavolo pezzetti di legno, scarti di produzione, scampoli di tessuto. Insieme giocano e creano un giocattolo con questi materiali strampalati. Il tema piace a tutti e infatti si è subito aggiunta Linda Ferrari che aveva anche lei in mente un progetto simile. Così abbiamo iniziato a coinvolgere ospedali, case famiglia e scuole, dove ci sono tanti bambini che hanno voglia di far galoppare la loro immaginazione. Abbiamo trovato porte assolutamente aperte e subito l’Istituto Ortopedico Gaetano Pini e la Scuola Dadà ci hanno detto di sì. Ora stiamo prendendo accordi con altre strutture.
Come hanno risposto i designer all’iniziativa?
Anche la comunità dei designer e degli artisti sta rispondendo molto positivamente e abbiamo già tanti nomi più o meno affermati che vogliono partecipare. L’obiettivo è di coinvolgere 100 designer e anche di più. Alcuni designer in giro per l’Italia addirittura vorrebbero coinvolgere strutture e designer locali e gestire dei laboratori autonomamente.
…quindi sarà un progetto esportabile/itinerante?
Assolutamente sì, stanno già nascendo delle “filiali” in Sicilia e a Parma; ci piacerebbe invadere tutt’Italia.
La mostra che raccoglierà i giocattoli realizzati dai bambini e dai designer sarà itinerante e potrà essere allestita in spazi museali, negli ospedali e nelle scuole che hanno aderito.