Il mio primo “contatto” con Mendini fu l’acquisto del Lot of Dots per Swatch, era il 1990, orologio ricoperto interamente di quadretti. Con la mia crescita e la scoperta del design iniziai a seguire l’architetto/artista, ricordo che m’impressionò notevolmente la struttura della sede di Alessi, una sorta di fabbrica del cioccolato di Willy Wonka che spicca in un contesto naturale rivelando così un contrasto quasi surreale. E che dire delle Stazioni Materdei e Salvator Rosa della metropolitana di Napoli? Parlando con un conoscente partenopeo dissi che avevano la metropolitana più bella del mondo, per tutta risposta lui rispose che per la prima volta qualcuno non menzionava la pizza, ma una stazione!
I “quadretti” multicolor, ricorrenti nelle sue opere, possiamo definirli come una sorta di biglietto da visita?
Adopero i “quadretti” policromi da tanto tempo. Con essi copro ogni tipo di superficie: stoffe, legni, porcellane, mosaici, metalli, tappeti. Questo genere di decorazione è sia analitico, sia sintetico, dipende dalla distanza da dove lo si osserva. È un sistema di stilemi descrittivo e romantico, e mi garantisce che l’oggetto investito da esso risulti emozionale. Sì, forse i “quadretti” sono un mio elemento distintivo.
Alcuni oggetti di design da lei realizzati sono di uso quotidiano, Anna G., Alessandro M. …
Disegno oggetti grandi e piccoli, dalle architetture ai gioielli. Alcuni sono prototipi, o pezzi unici, o anche sculture. Altri sono prodotti industriali da grande serie, come per esempio gli Swatch, oppure i cavatappi per Alessi. Il denominatore di tutti questi oggetti è sempre l’ipotesi di renderli poetici, di dare loro un’anima. Anche quando sono strumenti funzionali.
Come si arriva a pensare a una stazione della metropolitana?
Una metropolitana è un grande progetto dinamico e invisibile, che diventa visibile solo nelle sue fermate, nelle stazioni. Perciò è un lavoro puntiforme. Nel caso della metropolitana di Napoli si è deciso che ogni stazione avesse una sua immagine diversa dalle altre, e che ogni immagine fosse in carattere con il suo quartiere. Perciò le stazioni sono fatte da tanti diversi architetti. Inoltre si è deciso di collaborare con tanti artisti contemporanei, e si è così ottenuta la “Metropolitana dell’Arte”.
Trovo che le opere Mendini sprigionino solarità, allegria
Sì, è vero, solarità, positività e buona energia sono i caratteri che cerco di introdurre nel mio lavoro, esprimendo un messaggio di fiaba in quest’epoca di violenza.