Cinquanta affascinanti eventi in cinque giorni hanno animato il padiglione della Nuova Zelanda, ospite d’onore 2012 alla Fiera del Libro di Francoforte. Ogni giornata è iniziata con una ventata di aria fresca da Aotearoa, “la terra della lunga nuvola bianca”, con il Te Matarae i Orehu, gruppo campione del mondo di kapa haka, o con lo spettacolo del Tatau Pacific Dance Group con i poeti del Pacifico.
In mostra, il meglio del meglio del talento creativo della Nuova Zelanda, acclamati scrittori come CK Stead, Witi Ihimaera, Alan Duff, Joy Cowley, Lloyd Jones, Nalini Singh, Anthony McCarten, Kate de Goldi e tanti altri. Immersi in un ambiente notturno, con un mare sovrastato da luna e stelle, cascate profumate, grandi schermi evocativi, i visitatori hanno assistito a una festa di narrazione con celebrità neozelandesi come lo chef Brown che ha cucinato con il fuoco, Annabel Langbe e la sua vita “ruspante”, fino al Weta Workshop del maestro transmediale Richard Taylor su come passare dal libro allo schermo e viceversa.
Un “Pranzo Grisly” ha avuto come ospiti gli scrittori di crime Paul Cleave, Alix Bosco, Chad Taylor e Paddy Richardson (moderato da Wulf Dorn). Le migliori menti creative del paese hanno trasformato il padiglione di 2.300 metri quadrati in un’esperienza della fantasia umana al lavoro. Come i neozelandesi, il visitatore si è ritrovato circondato dall’acqua mentre sugli schermi giganti – abbinati a veri attori – si svolgeva la storia della Nuova Zelanda, in primo luogo attraverso il mito maori di Rangi e Papa, il padre cielo e la terra madre che giacciono bloccati insieme in uno stretto abbraccio fino a quando non furono separati dal figlio Tane, dio delle foreste, permettendo alla luce e allo spazio di espandersi. Dalla tradizione orale della narrazione alla parola scritta, ai fumetti al transmediale, la storia della profondità culturale di questa magnifica terra si è svolta sotto gli occhi di 90.000 persone, un pubblico da record.
Il padiglione è nato da una collaborazione fra lo studio di architettura Patterson Associates (nominato nel 2011 dal World Architecture News come una delle cinque imprese in tutto il mondo “destinate a plasmare il futuro dell’architettura nel XXI secolo”) e la Inside Out Productions (responsabile di eventi come le celebrazioni per il 150° di Louis Vuitton e l’apertura della Rugby World Cup 2011 con l’ormai famoso enorme pallone da rugby gonfiabile, sospeso accanto alla Torre Eiffel prima di passare dal Tower Bridge di Londra, alla Torre di Tokyo e alla Sydney Opera House).