A dieci anni dalla scomparsa di Alberto Sordi, la Maison Louis Vuitton di Roma rende omaggio al grande attore e regista italiano. Dal 12 ottobre al 10 gennaio 2014 i visitatori del negozio romano potranno assistere a proiezioni di corti d’autore su grande schermo, selezionati dalla rinomata griffe francese. Nello Spazio Etoile si celebrerà così la classica commedia all’italiana con alcuni tra i migliori film di Alberto Sordi.
Circondato dalle più belle creazioni Louis Vuitton e da una libreria dedicata al cinema e ai suoi miti, lo Spazio Etoile riprende il nome di uno degli spazi più cari ai romani: la celebre sala cinematografica Etoile. Costruita nel 1907 con il nome di Lux et Umbra, rinominata Etoile negli anni ’70, la sala fu il punto di riferimento per la cinefilia romana fino alla sua chiusura nel 1991. Nel gennaio 2012, Louis Vuitton ha ridato luce alla Etoile offrendo la possibilità di assistere a proiezioni di cortometraggi d’autore su grande schermo, con una programmazione periodica.
La scelta di proiettare dei cortometraggi con Alberto Sordi come protagonista rende omaggio a uno dei migliori attori del cinema italiano. Interprete di oltre 150 film di cui 18 realizzati come regista, Sordi è riuscito – grazie al suo genio artistico – a descrivere e rendere senza tempo alcuni personaggi indimenticabili
Ecco i cinque episodi che sono stati scelti con cura per essere mostrati agli estimatori della Maison. Ne “I miei cari” di Mauro Bolognini, tratto da “La mia signora” del 1964, Sordi, in coppia con Silvana Mangano, interpreta un marito malato trattato con feroce indifferenza dalla moglie e dalla suocera, mentre in “La Famiglia”, episodio di Nanny Loy del 1965 da “Made in Italy”, veste i panni del marito cinico e spavaldo, cacciatore di dote. Il borgataro Giacinto Colonna, appare, vestito a festa, in “Cinema a luci rosse” primo episodio, con regia dello stesso Sordi, del film “Il Comune senso del pudore”, classica commedia all’italiana e implacabile satira del costume degli anni ’70. E poi eccolo nei panni di un monsignore tutt’altro che spirituale tentato da una provocante Stefania Sandrelli nell’episodio “L’ascensore”, diretto da Luigi Comencini, dal film “Quelle strane occasioni”.
Completa il programma uno dei suoi più riusciti travestimenti, il nobile snob e sfaccendato Giovan Maria Catalan Belmonte di “First Aid”, uno degli sketch più divertenti de “I nuovi mostri”, capolavoro cult della comicità italiana per la regia di Mario Monicelli.