I PIANETI
Mercurio: dal giorno 1 è visibile subito dopo il tramonto fino a metà mese.
Venere: visibile al mattino poco prima dell’alba nella costellazione del Toro, con Giove e Aldebaran formano un trio per tutta la durata del mese.
Marte: visibile nelle prime ore dopo il tramonto fra le stelle della Vergine; durante il mese si avvicina alla coppia Saturno-Spica.
Giove: osservabile al mattino nella costellazione del Toro; all’inizio sorge poco prima dell’alba, ma a fine mese anticipa di 2h30m le luci del crepuscolo.
Saturno: osservabile fra le stelle della Vergine nelle prima ore della notte; a fine mese tramonta solo 1h30m dopo le ultime luci del crepuscolo solare.
Urano: visibile per tutta la notte con una declinazione molto bassa per il suo transito nella costellazione della Balena.
Nettuno: visibilità in costante aumento, il pianeta è visibile per gran parte della notte con declinazione molto bassa; nella costellazione dell’Acquario s’individua considerando che staziona a poco più di 3 gradi a sud della stella Theta Aquarii.
UNA STELLA DOPPIA AL MESE
Per questo mese di luglio rivolgeremo i nostri strumenti verso la stella più osservata ma meno studiata: mi riferisco all’alfa dell’Orsa minore o del piccolo carro, più conosciuta come Stella Polare. La sua utilità è nello stazionamento delle montature equatoriali, ma per la scarsa luminosità non è tenuta in grande considerazione dal popolo degli astrofili. Intorno a questa stella di seconda magnitudine per gli abitanti dell’emisfero boreale ruota tutta la volta del cielo, così fin dall’antichità la Stella Polare è servita a navigatori, eserciti ed esploratori per orientarsi.
La Stella Polare è circa 1600 volte più luminosa del Sole e dista da noi circa 357 a.l.; il suo raggio è 35 volte quello del Sole, il suo spettro è di tipo F per cui la Polare è una stella gigante giallastra. Dalle osservazioni spettrali la Polare ci riserva una bella sorpresa: a una distanza pari a quella che ci divide da Saturno ruota una compagna di mag.8.8. Osservando questa attraente coppia di astri con il mio fluorite da 102 mm si nota la differenza di colore delle due componenti, giallastra la principale e blu-azzurro la secondaria, entrambe contornate da nitide linee di diffrazione, non c’è che dire… un’altra volta l’Universo ci mostra quanto è ricco di bellezze; veramente una bella doppia.
L’OGGETTO DEL MESE: LA NEBULOSA PLANETARIA M-57
Fra la Beta e la Gamma Lyrae, anche un buon binocolo 20×80 mostra una debole “stellina” di colore verdastro, inconfondibile con le numerosissime stelle che fanno parte dello sfondo nel campo dell’oculare. Basta un comune telescopio da 114mm di diametro per rendersi conto dell’appellativo “Nebulosa Anulare” o “Nebulosa ad Anello” con cui M57 è stata battezzata. Al telescopio apparirà un anello verdastro, ellittico, piuttosto uniforme e dall’interno buio, facilmente distinguibile anche dall’osservatore poco esperto. Il suo diametro (circa 1’), combinato cun una magnitudine apparente di 9,0, lo rende un oggetto luminoso e alquanto strano.
In telescopi più grandi (20-30cm di diametro) i particolari si moltiplicano: l’anello diventa irregolare, più luminoso in alcuni punti, di spessore variabile. L’interno non è più scuro come il fondo cielo, ma si riempie di una nebulosità dello stesso colore di quella dell’anello, anche se molto più tenue e diffusa. Il quadro non cambia molto quando si utilizzano telescopi ancora più potenti; è la nebulosità interna a guadagnare contrasto e a rendersi molto più evidente. La stellina centrale, comunque, è di difficilissima osservazione in strumenti amatoriali.
La notorietà di M57 è dovuta anche a una lunga tradizione di osservatori del passato. Si può dire che tutti i grandi astronomi dei secoli scorsi ci abbiano tramandato una loro descrizione della Nebulosa Anulare, a partire dallo scopritore, A. Darquier, nel 1779. Visualmente non è però possibile apprezzare l’intera estensione della planetaria; già nel 1936 J. C. Duncan si accorse che fotograficamente la nebulosa si estendeva per quasi 3’, cioe’ il triplo di quanto si potesse misurare visualmente. La stella centrale è ritenuta di luminosità variabile, poiché alcune stime la classificano di magnitudine +14, altre di +16; tutte però concordano sulla scarsa visibilità dell’astro, la cui luce è in parte offuscata dalla nebulosità interna.
A pochi secondi d’arco dalla stella centrale se ne trova un’altra, di circa mezza magnitudine meno brillante, visibile eccezionalmente con un 50 cm. L’astro centrale è però molto interessante: si tratta di una nana di colore bluastro e come le altre stelle del suo tipo è collassata, avendo una densità enormemente superiore a quella del nostro Sole. Forse è interessante citare il fatto che il suo colore dipende dalla notevole temperatura superficiale: 100000 K (per confronto il Sole ne misura solo 6000).
Come per quasi tutte le planetarie, un’importante controversia riguarda il valore della distanza. Un limite superiore dovrebbe essere 2000 anni luce; più plausibilmente, M57 si trova a circa 1300/1500 a.l. da noi. Dato quest’ultimo valore per la distanza, la planetaria avrebbe un diametro di mezzo anno luce (ma potrebbe avere dimensioni triple), pari a 5000 miliardi di chilometri, e una luminosità intrinseca totale dell’anello pari a 50 volte quella del Sole. Poiché è stata generata da un evento cataclismico è ragionevole supporre che M57 sia una nebulosa in espansione. In effetti alcune fotografie prese a più di mezzo secolo l’una dall’altra hanno evidenziato un aumento apparente delle sue dimensioni di circa 0,3”. Questo valore è molto inferiore a quanto si misura spettroscopicamente (circa 20 Km/s); percorrendo a ritroso lo spazio che la planetaria sembra occupare al giorno d’oggi si è calcolato che l’esplosione della stella centrale possa risalire a circa 20000 anni fa
CURIOSITA’
All’interno della costellazione dell’Aquila, facilmente visibile per tutto il periodo estivo, esiste una stella da Giunness dei Primati: la stella di Van Biesbroeck. È la stella più debole attualmente conosciuta, che emette una tenue luce di colore rosso cupo. La stella di Van Biesbroeck è oltre mezzo milione di volte più debole del nostro Sole e se fosse posta al centro del nostro Sistema Solare la vedremmo poco più luminosa della Luna piena!
OGGETTI CELESTI OSSERVABILI IN QUESTO PERIODO CON UN COMUNE BINOCOLO
Ammassi Globulari: M13, M30, M92
Ammassi Aperti: M11, M26, M4.
Nebulose Planetarie: M57 (Anulare della Lira), M27 (Manubrio)
Nebulose Diffuse: Nord America (NGC7000) e Pellicano, Nebulosa Velo del Cigno (NGC6960-6992), M8 (Laguna), M20 (Trifida), M17 (Laguna), M16 (Aquila)
L’ESTATE
Con l’estate arriva la stagione più adatta a osservare il cielo. Le notti sono calde e durante il periodo delle vacanze (per chi ha ancora la fortuna di poterci andare) si ha la possibilità di osservare dalle località di villeggiatura, al mare o meglio in montagna. Volendo si può trascorrere l’intera notte ammirando il sorgere e tramontare delle costellazioni col passare delle ore. La caratteristica peculiare della notte estiva e la luminosità e ricchezza della Via Lattea. Un occhio adattato all’oscurità sarà in grado di ammirare questo fiume di stelle che attraversa il cielo, partendo dalla costellazione di Perseo all’orizzonte di nordest fino ad arrivare alle meravigliose nubi stellari dello Scudo e del Sagittario a sud.
Il riferimento celeste per orientarsi in questo periodo dell’anno è il Triangolo estivo. Questa configurazione è visibile nelle sere di luglio e agosto: si noterà facilmente come tre stelle luminose, Vega nella Lira, Deneb nel Cigno e Altair nell’Aquila, formino i vertici di un grande triangolo. È molto utile, iniziando l’osservazione del cielo in questa stagione, identificare subito il Triangolo estivo poiché permette di localizzare immediatamente le costellazioni della Lira, del Cigno e dell’Aquila, dalle quali si potranno poi individuare tutte le altre.
LE METEORE ESTIVE
La pioggia di meteore delle Draconidi avviene tra il 27 e il 30 giugno di ogni anno. Il massimo viene raggiunto il 30 giugno con un flusso di 10 meteore all’ora, di bassa velocità. Nel periodo compreso tra il 27 e il 29 luglio è visibile lo sciame delle Delta Aquaridi, con radiante a sud-est dell’Aquario. In agosto è visibile il più ricco sciame di meteore dell’anno: le Perseidi, con radiante nella costellazione autunnale di Perseo. Sono conosciute nella tradizione popolare come lacrime di San Lorenzo, il santo la cui festa cade il 10 agosto.
Come sempre accade per le meteore, la migliore visibilità è nelle ore che precedono l’alba. È questo il momento in cui l’osservatore guarda nella stessa direzione del moto della Terra intorno al Sole. La visibilità delle Perseidi va dal 27 luglio al 17 agosto e il conteggio può arrivare intorno al massimo, che si ha il 12 agosto, a oltre 70 meteore all’ora.
EVENTI DI LUGLIO
1 luglio 03:47 Mercurio alla masima elongazione est (25°,7) dal Sole
1 luglio 09:57 Venere 4°,8 a sud-est di Giove (elong.32°W)
1 luglio 14:07 Luna in congiunzione con Antares (Luna 4°,6 a nord di Alfa Scorpii-elong.150°E)
1 luglio 20:03 Luna al perigeo (362.366 Km)
3 luglio 20:51 Luna piena
5 luglio 05:31 La Terra all’afelio (1,01668 UA)
7 luglio 13:00 Massima librazione lunare in latitudine.Visibile il polo sud (-6°,70)
7 luglio 15:54 Luna e Nettuno in congiunzione (Luna 5°,7 a nord di Nettuno)
7 luglio 20:00 Massima librazione lunare in longitudine. Visibile il lembo occidentale (+6°,55)
9 luglio 20:44 Venre in congiunzione con Aldebaran (Venere 55’ a nord di Alfa Tauri-elong 38°W)
11 luglio 03:47 Luna all’Ultimo Quarto
13 luglio 18:46 Luna all’apogeo (404.779 Km)
15 luglio 03:21 la Luna illuminata al 16% occulta Giove, di magnitudine -2,1; la scomparsa avviene dietro il bordo illuminato, mentre la riapparizione dal lembo oscuro si verifica alle 4:13
15 luglio 03:43 Luna e Giove in congiunzione (Luna 8’ a sud di Giove-elong 46°W)
15 luglio 12:53 Luna in congiunzione con Aldebaran (Luna 4°,6 a nord di Alfa Tauri-elong.44°W)
16 luglio 11:36 Luna in congiunzione con El Nath (Luna 7°,3 a sud di Beta Tauri-elong.32° W)
19 luglio 06:24 Luna Nuova
21 luglio 01:00 Massima librazione lunare in longitudine. Visibile il lembo orientale (-5°,15)
22 luglio 00:10 Luna in congiunzione con Regolo (Luna 6°,8 a sud di Alfa Leonis-elong 30° E)
22 luglio 01:00 Massima librazione lunare in latitudine. Visibile il polo nord (+6°,65)
24 luglio 09:22 Marte in congiunzione con Porrima (marte 3° a sud di Gamma Virginis, mv=+2,9)
25 luglio 01:23 Luna e Marte in congiunzione (Luna 5° a sud di Marte-elong.69° E); migliore condizione osservabile prima che la Luna tramonti, intorno alle 23:10 del giorno precedente.
25 luglio 19:22 Luna in congiunzione con Spica (Luna 2°,1 a sud di Alfa Virginis-elong 81° E)
25 luglio 22:15 Luna e Saturno in congiunzione (Luna 6°,9 a sud di Saturno-elong 80° E)
26 luglio 10:56 Luna al Primo Quarto
28 luglio 23:18 Luna in congiunzione con Antares (Luna 4°,3 a nord di Alfa Scorpii)
29 luglio 10:28 Luna al perigeo (367.315 Km)
30 luglio 00:15 Massimo dello sciame meteorico delle Delta Aquaridi sud, osservabili dall’11 luglio al 22 agosto (ZHR=16)
31 luglio 01:18 La Luna, illuminata al 94% occulta la stella SAO 187086, di magnitudine +5,9; la scomparsa avviene dietro il lembo oscuro.