Oltre alle musiche composte ad hoc da fior di musicisti specializzati, i videogame studiano sempre nuove forme per stupire e generare adrenalina. Uno degli strumenti utilizzati di recente è il latino, “lingua morta” talvolta riesumata per le sue caratteristiche evocative. Per esempio nel videogame Nintendo Super Smash Bros. Brawl le eroiche imprese di Super Mario sono celebrate da un inno guerresco in latino, adatto a esaltare un personaggio dei nostri tempi amato dai giovanissimi. Non si tratta certo di un testo aulico, bensì di un canto che vuole suggerire lo spirito degli antichi combattenti.
Ma la Imagimotiondi Roma e la TIconBLU di Bologna si sono spinte oltre, realizzando un videogame interamente in latino. Presentato a Bologna il 16 novembre, il gioco ha come protagonista Eymerich, il personaggio ideato da Valerio Evangelisti, ed è liberamente tratto dal romanzo “Nicolas Eymerich l’inquisitore”. La storia prende le mosse da Carcassonne e si snoda fra i vicoli di varie città medioevali, dove fra storia e misteri Eymerich combatterà la più antica forma del Male attraversando svariate dimensioni e piani temporali: come recita il sito, “Eymerich è chiamato a indagare su una vicenda oscura, oltre l’eresia, rivelatrice di un nuovo volto del Maligno. Ardue le prove che dovrà affrontare. Dolorose le scelte che dovrà prendere. Terribili le creature con cui si scontrerà. Ma la sua determinazione bruciante supererà la Peste e il peggiore degli incubi”.
L’ideatore, Ivan Venturi, descrive quello che dovrebbe essere il primo capitolo di una trilogia come “un adventure medievale-gotico-semihorror”, un’avventura grafica che soddisfa le esigenze dei giocatori incalliti ma indicato anche per i meno esperti grazie a ritmi di gioco misurati e a un sistema di controllo intuitivo. Se giocati come Adventure Game, i quattro capitoli de La Peste sono ricchi di enigmi capaci di mettere a dura prova intelligenza, dedizione e pazienza dei giocatori più accaniti, mentre la modalità “Interactive Novel” permette di godersi in relax la trama del gioco.
Ma come dicevamo, l’unicità dei quattro episodi di Nicolas Eymerich, Inquisitore: La Peste è il doppiaggio in latino. Perché questa scelta? Per creare atmosfera, ottenere un’ambientazione fedele, celebrare le nostre origini e per sottolineare il potenziale didattico di uno strumento potente come il videogioco. Nessun problema per chi non capisce il latino: il gioco è doppiato anche in italiano e inglese, con testi e sottotitoli in italiano, inglese, francese e tedesco.