Già da qualche anno si sta diffondendo anche in Italia il fenomeno degli House Concert, serate “casalinghe” con musicisti che si esibiscono in versione acustica, di fronte a pochi ospiti invitati dal padrone di casa. Arrivati in Europa di recente, sono veri e propri concerti dal vivo organizzati in abitazioni private, di solito senza amplificazione (anche per non disturbare troppo i vicini): è un modo per scoprire un contatto più diretto e personale con l’artista, senza la preoccupazione di aggiudicarsi il posto migliore.
Dietro questa nuova tendenza c’è in realtà una storia che viene da lontano. La musica folk, country e blues ha una lunga tradizione di performance nelle case e nei cortili. Andando ancora più indietro, in particolare nel XVI secolo, tutta la musica profana era eseguita in una camera della casa del nobile – e chiamata perciò musica da camera; solo all’epoca di Beethoven nascono le sale per concerti pubbliche, appositamente costruite. Arrivando a noi, gli House Concert sono molto in voga nella New York City del XX secolo: nel 1930 ad Harlem si usava prendere in affitto i buffet flat (appartamenti riservati ai viaggiatori o agli artisti di spettacolo) per concerti di blues o spettacoli osé. La modalità “house” è stata poi adottata da altri paesi, fra i quali il Canada, la Corea del Sud e l’India.
Ma come viene organizzato un HC? Il proprietario, detto presenter, mette a disposizione dell’evento il giardino, la mansarda, il salotto o qualsiasi stanza ritenga idonea, impegnandosi a invitare gli ospiti e a preparare un buffet. Composto da poche decine di persone selezionate, il pubblico versa un contributo per coprire le spese di organizzazione e per il compenso del musicista.
L’obiettivo è quello di creare un circuito alternativo per ascoltare musica, che per alcuni artisti è anche l’unico modo per farsi conoscere: negli Stati Uniti metà delle date dei giovani talenti sono organizzate in House Concert. Un concerto in casa può essere inoltre una tappa utile ai musicisti alle prime armi per superare la paura del palcoscenico, oppure può offrire a un musicista in pensione l’occasione per esibirsi di nuovo. Talvolta anche gruppi famosi o rockstar si esibiscono in serate private, spesso segrete e riservate a pochi eletti.
Fra gli organizzatori italiani segnaliamo la radio indipendente Indietravelradio, che cura anche la messa online degli HC. I vari eventi sono pubblicati sul blog indietravelradio.blogspot.it, mentre la pagina House Concert indietravelradio.blogspot.it/p/house-concert.html ospita il livestreaming (quando possibile) e, successivamente, i video dei concerti. Proporsi è semplice: basta contattarli via e-mail o tramite Facebook.