Forse non tutti sanno che l’Italia è fra i capostipiti della tradizione profumiera mondiale; in particolare, Venezia giocò in quest’ambito un ruolo di primo piano durante il Rinascimento. Per riscoprire e valorizzare questo importante aspetto del Made in Italy, la Mavive (ex Vidal) insieme alla Fondazione dei Musei Civici di Venezia sta concretizzando il primo museo italiano completo, permanente e pubblico sul profumo.
Presentato nel dettaglio durante lo Smell Festival di Bologna, il progetto prevede una sezione dedicata al profumo all’interno di Palazzo Mocenigo, attualmente sede (al piano nobile) del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume. Il tutto nell’ambito di una più ampia operazione di restyling affidata allo scenografo Pier Luigi Pizzi.
Sono in allestimento quattro sale principali: la prima ripropone i valori della produzione antica, con la ricostruzione del laboratorio dove operava il “muschiere” (profumieri e produttori di cosmetici erano così chiamati perché utilizzavano muschi animali); reperiti in vari paesi, attrezzi e alambicchi sono d’epoca. Anche la seconda sala riguarda aspetti storici, come l’importazione delle materie prime lungo le “mude”, le rotte commerciali di Venezia; qui sono riproposti antichi testi con ricettari consultabili grazie ai supporti multimediali.
La terza sala ospita un percorso con sei “isole” dedicate alle famiglie olfattive, da esplorare in modo interattivo, mentre la quarta è dedicata al design dei flaconi, con una collezione formata da alcuni pezzi del fondo museale veneziano e dalla bavarese Collezione Storp, ben 25.000 flaconi datati a partire dal 2000 a. C.
Nel mezzanino trova posto un fondo bibliotecario sul profumo, aperto al pubblico; il piano terra, riservato alle esposizioni temporanee su moda e profumo, ospita un’aula per i corsi tenuti in collaborazione con l’Università di Ferrara oltre a spazi interattivi sulla produzione cosmetica italiana.
Storia della moda e del costume andranno così a integrarsi perfettamente, in un’esperienza studiata per coinvolgere attivamente il visitatore. Per l’occasione, Mavive propone due “chicche”: la ristampa anastatica del prezioso manuale di cosmetica I Notandissimi Secreti de l’Arte Profumatoria (G. Rossetti, Venezia 1555), il primo ricettario occidentale che cataloga con approccio scientifico più di trecento formule di cosmetici in uso nella Venezia del Cinquecento, e una nuova linea di fragranze il cui primo nato si chiamerà, non a caso, The Merchant of Venice, unione di essenze animali come muschi, ambre e zibetti, ed essenze floreali, acqua di rose e lavande.
Nata prima di quella francese, l’antichissima tradizione cosmetica di Venezia – che attraverso le vie delle spezie e della seta importava materie prime per trasformarle in unguenti e profumi – rivivrà quindi da ottobre: un’emozione da non perdere.