Sarà l’imminente uscita del film su Grace Kelly interpretata da Nicole Kidman per la regia di Olivier Dahan, sarà che ha avuto una classe non comune, ma lo stile della principessa di Monaco è stata fonte di ispirazione per numerose collezioni invernali di stilisti italiani e internazionali. Musa di Hitchcock, e volto del cinema anni ’50, vestita di tailleur, guanti lunghi e abiti da sogno come nel film La Finestra sul cortile, incarna perfettamente il sogno che diventa realtà, dal ruolo di attrice a quello di principessa, nella vita reale però. Americana di nascita e monegasca di diritto ha incantato il mondo con uno stile fatto di consapevolezza e di eleganza indossati con il massimo della normalità.
I look impeccabili fatti di cappottini bon ton, completi nei toni pastello, cappelli a cloche e immancabile borsa a mano (la Kelly di Hermes che lo stilista, non a caso, le dedicò) sono tratti inconfondibili di un’epoca raffinata, elegantissima ma sobria, lontana dai fasti barocchi e dall’opulenza ostentata che oggigiorno, a volte, tende a dilagare anche nella moda. Appartenere ad un determinato ceto e dimostrarlo con una naturalezza non urlata, senza sottolineature, come solo la raffinatezza innata può fare.
E allora dalle passerelle italiane e d’oltreoceano arrivano cappotti tagliati sotto il seno, gonne al ginocchio da portare con il mezzo tacco, gli abiti stretti in vita da cinture sottili a delineare la silhouette, foulard e occhiali da diva dalle linee semplici e dai “toni pacati” lontano dalle tinte fluo ed eccessive. Ci sono i puristi dello stile come Andrea Incontri e Temperley London e chi riadatta il mood d’epoca con un twist contemporaneo come Antonio Marras e i gemelli Caten di DSquared2 ma l’origne è la stessa: il Grace look. L’attualità vive nei tacchi più alti, nelle calze al ginocchio e nelle stampe fantasie meno diffuse all’epoca o negli abbinamenti arditi, ma sono dettagli che conferiscono personalità senza nulla togliere a un’allure di eleganza generale.
Non è un caso che le “nostre” dive, attuali fonti d’ispirazione per la moda contemporanea, siano ancora quelle del secolo scorso: in un momento storico decisamente urlato, sotto tutti i punti di vista, vissuto in maniera accelerata e dove chi non viene, in qualche modo, notato sembra non esistere, lo stile fa un passo indietro lungo diverse decadi ritrovando il gusto della semplicità che non è banalità ma classe allo stato puro.
Qualcuno diceva che less is more, ieri, come oggi, less is glamour prima di tutto.