Drop folio – Foglio che riporta il numero di pagina nel piede quando invece nelle altre pagine è collocato in alto; in genere è utilizzato per le pagine di inizio capitolo.
Dummy – Volume composto unicamente da fogli bianchi, allestito dal tipografo o dall’editore per presentare al cliente o all’autore il facsimile dell’opera da stampare.
Egizio, carattere – Carattere creato intorno al 1820 le cui caratteristiche sono l’uniformità delle aste e le grazie rigide e piatte. È considerato il modello per tutta la serie di caratteri utilizzati nella seconda metà del XIX secolo e denominati bastoni.
Elzeviro, carattere – Raffinato carattere il cui nome deriva dalla famiglia di tipografi olandesi Elzevier, che lo fecero realizzare per le loro edizioni di piccolo formato da Christoffel Van Dijck nel 1660. Si distingue per l’occhio molto piccolo, sottile e aggraziato.
Enchiridio – Dal greco enkeirìdion (poi passato al tardo latino), ovvero “che si tiene in mano”. Indica un manuale di piccolo formato, in genere riferito alla trattazione completa di una dottrina o alla raccolta di fonti o testimonianze storiche. In senso più generico si definisce enchiridio il formato di stampa in-8°, a indicare un libro di dimensioni ridotte.
Epitesto – L’insieme degli elementi paratestuali non facenti fisicamente parte del libro, come i volantini illustrativi, la pubblicità, le recensioni sui media.
Esergo o exergo – In legatura indica uno spazio vuoto (in genere alla base di un medaglione) dove porre in seguito un motto, un nome, una data.
Explicit – Voce tarda dell’indicativo latino del verbo explicare, ovvero “svolgere, dispiegare”. Utilizzato sui rotoli di papiro o pergamena indicava che il rotolo era stato interamente srotolato, quindi “esxplicit” sta per “termina” ed è la parola iniziale della formula “explicit feliciter liber …”, seguita spesso da indicazioni sul titolo, sul nome dell’autore, del miniatore o del copista, posti alla fine dei manoscritti e delle prime opere a stampa prima dell’introduzione del colophon. Oggi il termine è utilizzato per indicare le ultime parole di un’opera.
Faccia – Può avere due significati. 1. Ognuna delle superfici di un foglio, comunemente detta pagina o facciata 2. In tipografia indica le due parti del carattere: la faccia superiore, quella che presenta l’occhio della lettera o il suo contorno rilevato, e la faccia inferiore, opposta all’occhio, detta piede.
Ferramenta o, anticamente, ferramenti – Nome degli elementi metallici (borchie, cantonali, bordi di protezione semplici o merlettati) che ornano le legature tardomedievali e rinascimentali (in area nordica).
Finalino – Decorazione, fregio o carattere ornamentale stampato nel piede della pagina finale di un testo a conclusione di un capitolo o dell’intero volume.