Ci vuole coraggio a pubblicare poesia, oggi. Ma giovedì 24 aprile a Parma due editori hanno dimostrato che qualcuno quel coraggio ancora lo ha. Nella Sala Borri di Palazzo Giordani sono state presentate al numeroso pubblico due antologie: Lo stesso dolore e altre poesie nel tempo (1949-1966), opera omnia del poeta parmigiano Gian Carlo Artoni a cura di Paolo Briganti (docente di letteratura italiana dell’Università di Parma), edita da Diabasis, e Secondo le leggi dell’autunno, scelta di versi del valente russo Vadim Fëdorovič Terëchin pubblicata dalla Fermoeditore nell’ambito di uno scambio culturale che vedrà tradotto e pubblicato in Russia Il sole e la neve, opera narrativa di Luigi Alfieri.
Artoni, esponente dell’Officina parmigiana, e Vadim Terëchin, co-presidente dell’Unione degli scrittori di Russia dal prestigioso curriculum, seppur geograficamente distanti mostrano alcuni tratti stilistici – come l’uso della quartina e delle forme chiuse – e tematici simili; a questo proposito Emilio Zucchi, poeta e redattore della pagina culturale della Gazzetta di Parma che ha collaborato alla traduzione italiana, ha così commentato: «Sono rimasto affascinato dall’afflato religioso, in senso non confessionale ma propriamente russo, quindi panteistico ed esistenziale, di queste liriche»; quella di Terëchin è una poesia «parca di metafore non meno di quella di Artoni ed è affascinante vedere come si possano tentare le corde delle domande ultime riducendo al minimo il livello delle figure di somiglianza. C’è in Terëchin un messaggio lirico pacato, casto, una solennità semplice, direi tolstoiana».
L’editore Fermo Tanzi ha sottolineato come attraverso questa pubblicazione di poesia si confermi la vocazione all’emozione della casa editrice: «il nostro fatto in Parma così diventa anima e persone lontane diventano vicine attraverso i sentimenti». Dopo vari interventi moderati da Luigi Alfieri e la lettura di alcuni versi tratti dai due volumi, l’evento si è concluso con la consegna di una pergamena di ringraziamento ai due poeti da parte del presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, che ha ospitato l’incontro, e con ottima vodka portata in omaggio da Terëchin all’editore.
La scheda biografica e del libro di Vadim Fëdorovic Terëchin
Da Secondo le leggi dell’autunno: Improvvisamente l’aria incorporea
Improvvisamente l’aria incorporea
Chiude la bocca invisibile.
Si realizza. Davvero è possibile semplicemente
Gridare nel mondo e cadere?
Andarsene precipitosamente, assurdamente,
Non sulla strada, non a piedi
E guardare da dietro la tenda del cielo
Con un ardore complicato.
E aspettare nella maestosa superbia,
Che spende lungo il cammino,
Quando l’inizio spirituale
Riuscirà di nuovo a cadere.