e prime opere a presentarsi sono riquadri dove lame di luce su sfondo nero si moltiplicano se osservate muovendosi; poi arrivano altre illusioni: una “porta” di luce perfetta per fare ombre cinesi, un quadro apparentemente bianco che da vicino si rivela punteggiato di verde e rosa, un monolito-lente d’ingrandimento; stanze dove la luce crea cubi in 3D, un corridoio onirico sul quale si aprono porte colorate contenenti installazioni di neon, e ancora, una sequenza di stanze bianche con effetti ottici tono su tono con veli che sembrano pareti o finte pareti dipinte.
È dedicata all’inganno dei sensi la mostra AISTHESIS – All’origine delle sensazioni a Villa Panza (Varese), organizzata dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) per celebrare Robert Irwin e James Turrell, eccezionali artisti californiani esponenti dell’Arte ambientale e della percezione, una mostra da vedere soprattutto attraverso i sensi, un’esperienza davvero unica dove i confini dello spazio e della luce si confondono e si annullano. Integrati negli spazi della villa, i lavori esposti – proiezioni, installazioni e ambienti sensoriali – sono diciannove, molti dei quali provenitenti da istituzioni internazionali come il Guggenheim Museum di New York, l’Hirshhorn Museum di Washington e il Museum of Contemporary Art di San Diego, più due opere realizzate appositamente da Irwin e Turrell per la mostra.
Il momento clou si raggiunge alla fine del percorso, quando si entra – letteralmente – nell’opera di Turrell Ganzfeld – Sight Unseen dove l’artista, attraverso giochi di luce e una speciale vernice, permette di sperimentare la perdita totale della percezione della profondità; AISTHESIS chiude un importante tour che ha visto Turrell protagonista, nel 2013, di tre grandi esposizioni a Los Angeles, New York e Houston.
Varese Scrim, progetto di Irwin per la Limonaia, è invece uno spazio puro modellato dalla luce naturale e da un velario di nylon che disegna una sorta di strada-labirinto pensato per evocare l’incessante ricerca interiore dell’uomo. Altre opere in mostra sono presenti nella collezione di Varese già dagli anni Settanta grazie alla lungimiranza di Giuseppe Panza: interventi che segnarono in modo definitivo la relazione tra l’uso dell’architettura e la creazione di nuove esperienze visive. A corredo del percorso espositivo, una sezione documentaria racconta il rapporto di amicizia e collaborazione tra Giuseppe Panza e i due artisti attraverso lettere, fotografie e progetti provenienti dal Getty Library Research di Los Angeles e dal Guggenheim Museum di New York, oltre a interviste-video utili per approfondire la poetica di Robert Irwin e James Turrell.
AISTHESIS – All’origine delle sensazioni
fino al 2 novembre 2014
Villa e collezione Panza (Varese)