A cena con lo Chef! Cercando di evitare l’effetto mappazzone, sdrammatizzando magari la salsa con un crostino. Avete capito di chi stiamo parlando? Esatto. B. B. Bruno Barbieri è stato il protagonista e la guest star al contempo dell’evento di lunedì 20 ottobre a Reggio Emilia, al secondo piano del centro Loris Malaguzzi. Qui, nel tempio di Reggio Children, Chef Barbieri ha presenziato alla cena di beneficenza del Ristorante PAUSE, i cui proventi saranno destinati a sostenere il progetto MIRE – Maternità Infanzia Reggio Emilia.
B. B. è una vecchia conoscenza. Per chi scrive, avendolo intervistato nel 2011 e nel gennaio di quest’anno, ma anche per tutto il pubblico ormai. Da quando è assurto agli onori delle cronache gastronomiche, televisive e mondane per essere uno dei tre Masterchef dell’omonima serie Sky. Non “cattivo” come Joe Bastianich, non piacione come Carlo Cracco, il nostro cuoco mette il segno positivo accanto al nome. Dei tre, forse, è proprio lui a godere di maggior stima e simpatia. Nato a Medicina (Bologna), esperienza ventennale sulle navi da crociera, ex titolare del Cotidie a Marylebone (Londra) e ancor prima al Trigabolo di Argenta, Barbieri sa comandare una brigata di cucina in pressoché qualunque situazione. Improvvisata, da ospite, da proprietario. Cosa che ha ampiamente dimostrato al PAUSE. La cena di Bruno Barbieri, in collaborazione con Macelleria Ferretti, presentava un menù davvero niente male, in grado di accontentare ogni palato. Tutto a base di carne, suddiviso in nove – 9! – portate. Il menù della cena infatti prevedeva Carpaccio di fassona alla moda di Luigi e insalatina mista con melagrana, Spiedini orientali con ananas, Croccantini di galletto alle erbe, Padellata di verdure croccanti al timo, Mini frisbee di salsiccia, Tagliata di Mago Merlino alla Gino, Insalata con pompelmo rosa e noci, Costata di rossa reggiana by Corrado e Torta di frutta.
I due piatti migliori? La costata, perfetta. Tenera, molto consistente ma in buon equilibrio fra cottura al punto giusto e colorito roseo all’esterno e più rosso al cuore della fetta. E la torta di frutta, accompagnata dall’ottimo passito offerto da Emilia Wine. Forse una pausa di troppo fra una portata e l’altra e lungaggini varie. Di sicuro non è mancata la sostanza. Sembrava un pranzo di nozze! Il tocco di Barbieri si è notato proprio in questi due piatti, semplici, di cui il primo legato alla nostra tradizione – c’è chi ha mormorato “potevano tralasciare tutto il resto e servire subito la costata” – e il dessert. Scelta adatta dopo una cena così impegnativa e saporita.
Chef Barbieri è un habitué di Reggio: “Questa città è il mio pensatoio” – ha rivelato. Non solo. Sappiamo che, oltre a macelleria Ferretti, un’altra cucina lo accoglie spesso e volentieri: Cooking Loft spazio Torricelli. Ci si iscrive, si sperimenta, si spadella e si gusta. Sotto l’occhio vigile di un cuoco sette stelle Michelin.